Urban legends 101: il lago rosso

Il lago Tovel fino al 1964.

Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sentito o visto la bellezza e l’ eterogeneità dei laghi nella Regione del Trentino Alto Adige.  Ci sono quasi 300 varietà di laghi: vanno da quelli grandi come il lago di Garda e di Caldonazzo, fino ai laghetti alpini che sembrano cristalli incastonati tra le montagne.

Il loro fascino è dovuto sicuramente agli alberi che li circondano e che, soprattutto in autunno, regalano un gioco meraviglioso di colori. C’è inoltre la maestosità delle montagne, che dona un effetto mozzafiato, e la colorazione delle acque cristalline, con sfumature che vanno dal blu fino ad incredibili tonalità di verde.

Se si pensa al colore delle acque di un lago, viene naturale credere che tenda all’azzurro o al verde chiaro, a nessuno verrebbe mai di pensarlo rosso rubino. Eppure in Trentino vi è un lago, le cui acque, fino a qualche tempo fa, nel periodo estivo si tingevano di rosso rubino.

Mi riferisco al  lago di Tovel, forse uno dei più conosciuti della Val di Non, situato nel cuore del Parco Naturale Adamello-Brenta.

Fino al 1964, le sue acque diventavano di un rosso brillante, creando uno spettacolo suggestivo e portando alla nascita di storie e leggende per spiegarne il motivo.

La leggenda più famosa riguarda la Regina Tresenga.

Secondo la storia, nella Val Rendena vi era il piccolo regno di Ragoli, governato da un saggio e anziano re.

Alla morte del sovrano, lo successe la sua unica figlia, la principessa Tresenga, che divenne regina.

Poco dopo la sua incoronazione giunsero nel regno diversi re e principi per chiederla in sposa.

Il lago Tovel oggi.

Tra questi vi era Lavinto, re di Tuenno, il quale (così come molti altri) venne rifiutato dalla regina.

Il re Lavinto, essendo molto orgoglioso e superbo, non accettò il rifiuto, ma continuò a corteggiare la ragazza. I suoi continui tentativi però non servirono a nulla. Così, dopo l’ennesimo rifiuto, marciò con il suo esercito verso il piccolo regno di Ragoli.

Presero parte alla battaglia tutti i sudditi che ammiravano ed amavano la propria regina. La stessa Trasenga impugnò le armi.

I soldati di Lavinto ebbero la meglio e riuscirono a sconfiggere i nemici. Nella battaglia purtroppo perse la vita anche la regina il cui sangue si riversò nel lago Tovel. Le sue acque da quel giorno divennero rosse per ricordare il sacrificio della regina coraggiosa.

Recenti studi hanno dimostrato che l’arrossamento del lago è dovuto ad una serie di alghe dal colore rosso che gradualmente sono scomparse.

È bello comunque continuare a credere ad una leggenda tanto affascinante e misteriosa come il luogo cui si riferisce.

Marina D’Aulerio