La condizione della donna al giorno d’oggi

Fino a poco tempo fa era diffusa nell’opinione comune l’idea di una donna inferiore alla figura maschile e considerata solo per il suo ruolo di moglie e madre.

Nonostante oggi la condizione della donna sia migliorata, esistono ancora pregiudizi e discriminazioni nei confronti della figura femminile. Basti pensare ai numerosi stereotipi riguardanti la donna: “Donna al volante pericolo costante”, “Lascia stare, sono cose da maschi”, “Le donne devono solo pulire la casa e cucinare”. Questi sono solo alcuni dei commenti maschilisti che si sentono in giro, ma si potrebbe andare ancora avanti. La donna inoltre è anche vittima di discriminazioni ancora radicate nella mentalità d’oggi. L’esempio più comune si può vedere nel mondo del lavoro. La donna viene retribuita meno rispetto all’uomo e ha meno opportunità di essere assunta perché, per esempio, si calcola la possibilità che possa assentarsi spesso per questioni di maternità. Un altro grave problema che la donna affronta è il femminicidio. Ascoltando il telegiornale si può sentire come questo tipo di omicidio è sempre più frequente in Italia e in tutto il mondo. Esso deriva dalla convinzione maschile di possedere la donna, infatti spesso è il risultato di continui litigi e maltrattamenti verso la donna da parte, solitamente, del compagno. Un ulteriore aspetto che differenzia la donna dall’uomo è la morale sessuale. È infatti molto diversa la considerazione che si ha di una donna che si abbandona alla passione e quella di un uomo che fa altrettanto. La prima viene considerata una poco di buono e la sua reputazione è marchiata per sempre, il secondo invece non viene affatto criticato, ma anzi è apprezzato e stimato da molti. È evidente però che questo non è solo un pensiero maschilista, ma è un problema di mentalità, perché quanto detto prima è pensato sia dagli uomini che dalle donne.

Negli ultimi anni le donne si sono fatte valere sempre di più. Dal secolo scorso il mondo femminile ha raggiunto traguardi molto importanti che man mano stanno conducendo all’uguaglianza tra uomo e donna. In Italia il risultato più significativo è avvenuto all’inizio degli anni ottanta del secolo scorso, quando furono introdotte delle norme molto importanti, tra le quali il diritto di famiglia. Con questa legge venne abolita la patria potestà, secondo la quale solo il padre aveva il diritto di decidere il futuro del proprio figlio, e venne concesso anche alla madre di partecipare alle decisioni che riguardavano il figlio. Nonostante questi grandi traguardi, la lotta per l’emancipazione della donna non è conclusa. Le donne devono continuare a combattere per i propri diritti, in modo tale da raggiungere la completa parità con l’uomo in tutto il mondo. In molti paesi infatti la donna è ancora ritenuta un essere inferiore e viene controllata dall’uomo. Ciò deve cambiare. La donna non è solo una procreatrice di figli, né tantomeno un oggetto da possedere. La donna è un essere umano uguale agli altri e per questo ha il diritto di essere libera.

Virginia Masneri 3BL