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Siberia, ritorna alla luce la carcassa di un rinoceronte lanoso dal permafrost

Giulio Maria Testa, 3°B

Dal permafrost riemerge un rinoceronte lanoso ben conservato risalente al pleistocene, nei pressi della regione di Abyisky, Russia nord-orientale. Secondo Valery Plotnikov, uno dei ricercatori che ha fatto la scoperta, il rinoceronte aveva l’età di circa tre, quattro anni, era praticamente un “adolescente”. Sembra sia morto per un evento traumatico, probabilmente per una caduta in un burrone o in una palude. Lo stato di conservazione sembra risultare ottimale infatti la carcassa comprende ancora alcuni dei suoi peli color nocciola e la maggior parte dei tessuti ancora intatti, compreso l’intestino, i denti ed una parte del corno nasale, il che risulta essere una rarità in quanto il corno è una delle pari che si decompone per primo. La scoperta è avvenuta per la prima volta ad agosto di quest’anno nei pressi del fiume Tirekhtyakh, luogo in cui il permafrost tende a sciogliersi a causa del riscaldamento globale. Grazie a questa scoperta si è potuto dimostrare che i rinoceronti lanosi del pleistocene avevano peli molto spessi, particolare che finora era stato evidenziato soltanto attraverso lo studio delle pitture rupestri. Si prevede che lo scioglimento del permafrost rivelerà molte altre altre scoperte in futuro. Forse questo è l’unico aspetto positivo del riscaldamento globale.