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Tutto quello che c’è da sapere sull’oro: Storia, curiosità e molto altro

Un metallo diverso dagli altri

Il concetto di elemento risale agli antichi filosofi greci, che ai tempi ne riconoscevano solo quattro: terra, acqua, aria e fuoco. Ovviamente, alcune delle 90 sostanze che esistono in natura e che oggi riconosciamo come elementi erano ben note fin dall’antichità, come per esempio il carbonio, il rame, l’oro, il ferro e l’argento. 

L’oro è l’elemento chimico di numero atomico 79 e il suo simbolo è Au, dal latino aurum.. È un metallo di transizione, tenero, pesante, duttile , malleabile, di colore giallo, dovuto all’assorbimento delle lunghezze d’onda del blu della luce incidente, anche se può assumere una colorazione diversa a seconda delle sue leghe. È anche un eccellente conduttore di elettricità, il migliore dopo l’argento e il rame.

Forse per il suo colore giallo brillante, forse perché è uno dei pochi metalli che si trova libero in natura, ha suscitato grande curiosità fin dalla preistoria. Considerato come il più nobile tra i metalli, è stato adottato come simbolo di perfezione e come valore di scambio nell’economia.

Come e dove si trova

Si trova allo stato nativo sotto forma di pepite, grani e pagliuzze nelle rocce e nei depositi alluvionali. La pepita d’oro più grande al mondo è stata estratta in Australia nel 1869, il suo peso si aggirava attorno ai 71 Kg. Le prime estrazioni di questo metallo prezioso da parte dell’uomo avvenivano già circa 6000 anni fa, la prima zona dove venne trovato fu la Mesopotamia. È stato adoperato fin dall’antichità per coniare monete, tutt’oggi è ampiamente usato come denaro per rendere efficienti gli scambi. La più grande moneta d’oro misura 80 cm di diametro ed è stata creata dalla Perth Mint nel 2012 e vale 870 mila euro.

La maggior parte dell’oro è attualmente utilizzato in gioielleria, odontoiatria, e nell’industria elettronica, mentre una piccola parte è usato per scopi decorativi, infatti si trova nei sari, i tradizionali indumenti femminili indiani, o anche in cucina infatti esso è commestibile e non ha alcuna controindicazione per la salute ed è ideale per la decorazione di cibi e bevande. Di fatti l’oro 23 carati viene lavorato in sottili fogli e trattato con procediementi particolari che lo rendono adatto all’uso alimentare. Il dessert più costoso al mondo costa ben 25 mila dollari, si tratta di un gelato al cioccolato realizzato con alcune delle più rare varietà di cacao e 23 carati di oro.

Viene inoltre adoperato in medicina, infatti per oltre 70 anni il trattamento standard per l’artrite reumatoide consisteva in iniezioni di una sospensione liquida di oro, che agiva come un anti-infiammatorio. L’oro è diventato nel tempo il simbolo di purezza, valore e lealtà, ma nonostante ciò ci sono alcune persone che provano avversione nei confronti di quest’ultimo, infatti l’irrazionale paura dell’oro si chiama aurofobia.

Le prime testimonianze della sua scoperta…

Molto probabilmente è stato il primo metallo mai usato dalla specie umana per la manifattura di ornamenti, gioielli e oggetti rituali. Esso è citato nei testi egizi, e  specialmente nel periodo di formazione dello stato egizio, ebbe sia un ruolo politico sia economico, di fatti fu uno degli elementi all’origine della divinizzazione del faraone e della nascita delle città. L’oro viene menzionato frequentemente nell’Antico Testamento, dalla storia del vitello d’oro a quella dell’altare d’oro. Mentre nel Nuovo Testamento è incluso nei doni dei magi a Gesù, in più il libro dell’Apocalisse descrive la città di Gerusalemme come se avesse strade “fatte di oro puro, chiare come cristallo”. 

…e dove viene estratto attualmente

Sin dal 1880 il Sudafrica è stato la fonte di circa due terzi dell’oro estratto nel mondo. Tuttavia dal 2007, questa posizione di predominio è stata superata dalla Cina. Tra gli altri maggiori produttori figurano gli Stati Uniti, l’Australia, il Perù e la Russia. In Italia si trova in quantità ponderabili in alcuni fiumi, come il Po e il Ticino. Nelle viscere del Monte Rosa si trova un giacimento superiore a quelli attualmente più produttivi presenti in Sudafrica, ma a causa di vari problemi tale oro non è attualmente sfruttato. La miniera d’oro più grande del mondo per dimensione e produzione annua è “Grasberg Mine”, in Indonesia, mentre la miniera più famosa è quella di “San José”, in Cile, dove nell’agosto del 2010 sono rimasti intrappolati 33 minatori per 69 giorni a una profondità di 688 metri. 

Caratura e purezza 

Dopo averlo estratto, l’oro ha bisogno di essere raffinato per aumentarne la purezza. Il metodo più utilizzato è il processo Miller, ideato e realizzato da Francis Bowyer Miller che lo brevettò nel 1867 per raffinare l’oro a un grado di purezza del 99,95%.

Per misurare la purezza dell’oro si utilizza il carato: l’oro a 24 carati  è puro, ossia non contiene altri metalli. Il carato è principalmente utilizzato in oreficeria e metallurgia sia come unità di misura della massa di materiali preziosi, sia come indicatore di purezza delle leghe auree. Nel 1907 venne adottato come valore del carato una unità di massa pari esattamente a 200 mg.

Chimicamente parlando…

…l’oro è considerato un metallo nobile, perché resistente a molti agenti corrosivi e relativamente inerte dal punto di vista chimico, l’oro può formare diversi composti. In più può essere prodotto in un reattore nucleare mediante irradiazione neutronica di platino o mercurio. 

Teresa Ragaglia 3 DSA