Dimenticare la memoria, ci rende complici

Pensieri per il giorno della memoria

2A Liceo

Dimenticare la memoria, ci rende complici dello sterminio. Come la storia ci insegna, a volta la cosa più difficile non è dimenticare, ma imparare dagli errori commessi.
A.C.

 

La Memoria, così come le esperienze passate, costruisce l’essere di una persona. Cancellare il passato significa negare il futuro a noi stessi.
Senza Memoria, il futuro è zoppo.
P. Picotti

 

La Shoah è una pagina triste della storia dell’umanità. Non si può cancellare ma possiamo impedire
che accada nuovamente.
Non dobbiamo dimenticare quanto è successo soprattutto in memoria delle persone che hanno
subito questo orrore.
Primo Levi, sopravvissuto ad Auschwitz, per tutta la vita ha testimoniato la sua esperienza nel Lager, scrivendo libri e poesie in modo tale che le generazioni future possano riflettere su quanto
accaduto.
M. Sangeniti

 

Tutto quello che è accaduto non può essere dimenticato, ma si può impedire che succeda di nuovo

Tutto ciò che è accaduto fino ad oggi dovrebbe meritare un posto nella nostra memoria, ma soprattutto gli eventi che fanno quasi dimenticare l’esistenza della bontà nel mondo, poiché sono gli avvenimenti che porterebbero alla distruzione dello spirito umano se venissero dimenticati.
Diego F.

Cosa ne penso seriamente della Shoah? Penso del fatto di quanto sia Mi riferisco al fatto di come sia stato possibile il fatto di concepire l’attuazione di un genocidio al solo beneficio di interessi personali, per non parlare della sua vera realizzazione. Tutto questo è avvenuto realmente! La mente umana si rivela contorta a tal punto da essere estremamente spaventosa.
F.H.

M. G.

Shoah, Olocausto, Sterminio degli Ebrei, Auschwitz. Sono queste le parole che ci fanno venire in mente immagini tragiche. È
importante non dimenticare.
Rita G.

 

La storia non può essere riscritta, ma per non ricadere nei nostri errori bisogna imprimere nella memoria la sofferenza di essere maltrattati ingiustamente.
A. Haj Hassine

 

Se perdiamo il diritto di essere diversi l’uno dall’altro perdiamo il diritto di vivere e di essere liberi, la memoria fa parte della nostra esistenza.
G.C.

 

Ora siamo liberi nel vento
come avremmo voluto essere un tempo
ma il tempo non dovrà oscurare
la storia del nostro tormento.
Ciprian B.

 

Dimenticare è un rischio troppo grande. È difficile scordarsi delle montagne di scarpe e vestiti di Auschwitz, le migliaia di futuri distrutti, i sorrisi infranti, di chi colpe non ne aveva. Chi dimentica è complice allo stesso modo. Scordare, ci impedisce la costruzione di un futuro solido e prospero, ma anzi, ci permette di crearne solo uno buio e difficile.
U. Alby

 

Durante i secoli ci sono stati tantissimi genocidi ma quello degli Ebrei è qualcosa che noi sentiamo di più perché quelle atrocità sono come incise nelle nostre menti e anche se noi non eravamo ancora nati i racconti e quello che ci hanno tramandato ci fanno spezzare il cuore e ci fanno riflettere sulla quantità di cattiveria che un popolo può avere nei confronti di un altro popolo
Emanuel P.

 

Questo come molti altri momenti bui nella storia dell’umanità sembra che tutt’oggi ci abbia insegnato ben poco.
C. P.

 

Le cause della Shoah? Non bisogna decontestualizzare il periodo in cui la Germania era uscita devastata dalla prima guerra mondiale e quando i nazisti trovarono qualcosa, ovvero un intero popolo, su cui puntare il dito non esitarono: il sacrificio doveva compiersi!
Peter C.

 

La memoria non deve morire con i testimoni diretti affinché la storia non si ripeta.
Thibault G.

 

Orribile, incommensurabile, inimmaginabile. Se non fosse accaduto sarebbe impensabile. Ricordare è dovere, per commemorare le vittime e gli eroi e per scongiurare che la storia si ripeta, affinché mai più nulla accada, che si avvicini all’orrore della Shoah.
Giacomo F.

Alessio R.

 

La verità è custodita nella memoria e nel ricordo di chi ha sofferto, perché, dopotutto, quel filo spinato non é ancora stato completamente tagliato.
A. Essadi

Silenzio cala nella ultima notte

sogni e speranze ritornano nelle menti dei prigionieri
la luna pensierosa schiarisce gli animi affranti
di coloro
che di speranza non ne conoscevano neanche il significato.

Un grido spezza questo momento

gli occhi non servono per vedere, le orecchie non servono per sentire tutto ciò di cui abbiamo bisogno è un pensiero,
una parola,
qualcosa che ci faccia capire.

Ritorna questo silenzio assordante,
la guerra è finita e un altro capitolo è cominciato.
Alessandro D.