IL GOVERNO E’ CADUTO, E ORA?

Dopo le dimissioni di Conte che hanno ufficialmente aperto la crisi di governo, iniziata da Renzi, inizieranno le consultazioni su quanto seguirà. Tre sono gli scenari possibili.

Dopo aver ottenuto una maggioranza relativa, soprattutto in Senato, i risultati ottenuti non erano quelli che il Governo desiderava e pertanto nella mattinata di ieri, 26 gennaio 2021, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rassegnato le dimissioni e in seguito a un vertice con il Consiglio dei Ministri per formalizzare le sue dimissioni, il Premier si è recato al Quirinale da Mattarella per rassegnarle ufficialmente.

Con le sue dimissioni Conte ha messo fine al secondo governo da lui presieduto con l’appoggio di PD, M5S, LeU e dei fuoriusciti di Italia Viva che hanno innescato la miccia della crisi di governo.

Le sue dimissioni arrivano per non evitare la relazione annuale sulla giustizia del ministro Bonafede che sarebbe stata discussa oggi in Parlamento e che avrebbe in tutta probabilità bocciato il Ministro e impedito a Conte, per legge, di ottenere l’incarico per formare un nuovo governo.

Oggi, giovedì 27 gennaio, il Presidente Mattarella si incontrerà con i presidenti di Camera e Senato, da venerdì via alle consultazioni tra i partiti per trovare una nuova maggioranza. Alla maggioranza attuale serve almeno uno tra gruppo dei responsabili e rientro di Iv nel governo per sperare di formare un altro governo.

A questo punto ci sono tre ipotesi possibili: secondo la prima il Presidente del Consiglio potrebbe dare vita a un governo con i cosiddetti “responsabili” ossia una formazione di un Conte-ter sostenuto da M5S, Pd con l’ipotetico sostegno anche dei senatori di Forza Italia. La seconda vede la possibilità che nasca un nuovo Governo con l’attuale maggioranza ma con la nomina di un altro premier. L’ultimo scenario che si potrebbe verificare è un governo di unità nazionale, anche detto tecnico con a capo una figura come Mario Draghi, attuale governatore della banca centrale europea e sostenuto da tutte le forze politiche. Si tratta di un governo però temporaneo che porti l’Italia al voto anticipato entro giugno, subito come vuole l’opposizione.

 

Di Elena Perpenti