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Arte contemporanea digitale tra Caos e Intelligenza Artificiale – Il museo virtuale NEOART3

Giovedì 28 gennaio si è svolto il convegno tenuto da Mario Taddei, scrittore e professore all’Accademia delle Belle Arti di Milano. Egli, da sempre appassionato al personaggio di Leonardo da Vinci, ha dedicato venticinque anni della sua vita allo studio e alla ricerca in senso lato. Seguendo le orme di Leonardo, ha realizzato numerosi progetti e modelli dando sfogo alla propria immaginazione, servendosi soprattutto della tecnologia.

LA FIGURA DI LEONARDO DA VINCI

Ha aperto la conferenza introducendo il genio di Leonardo e sfatando alcuni miti che circondano la sua figura. Infatti, quest’ultimo non ha effettivamente progettato l’aeroplano, l’elicottero o il paracadute, bensì egli ha solo studiato determinati modelli elaborando delle sue teorie. Così come l’uomo vitruviano ingiustamente attribuito a lui è un’opera originale di Vitruvio, da cui prende il nome, che Leonardo ha semplicemente riproposto rendendolo graficamente migliore.

Anche l’inventore nella sua grandezza ha commesso numerosi sbagli, che però non lo hanno limitato, al contrario l’hanno spronato a ritentare sviluppando il suo ingegno. Basti pensare alle tante invenzioni delle quali la maggior parte non è neppure funzionante, che comunque sono state oggetti di studio per gli inventori delle epoche successive.

Deve il suo appellativo di “genio” alla voglia di sperimentare che lo contraddistingueva.

Dobbiamo a Leonardo l’introduzione di un metodo che si fonda sul principio dell’osservazione della natura. Osservare – precisa il professor Taddei – significa porsi delle domande su ciò che ci circonda. Da Vinci si concentrò, infatti, sullo studio degli animali, in quanto intendeva scoprire quale segreto ci fosse dietro al loro funzionamento dal punto di vista anatomico, e di alcune tipologie di piante come il gheriglio di noce.

Un altro spunto di riflessione per Leonardo consisteva nell’elaborazione del concetto di simmetria sinonimo di bellezza. Ciò è verificabile quotidianamente nel momento in cui ognuno di noi fa capo ad uno stesso ideale di ordine e bellezza, riconducibile alla simmetria.

COSA COMPORTA IL PROGRESSO?

La tecnologia ha apportato dei cambiamenti sia positivi che negativi. Infatti l’avvento dei social media ha contribuito a creare un mercato più aperto, offrendo l’opportunità a molti artisti di pubblicizzare e vendere le proprie opere. Al contempo però, il numero di persone creative in questo settore è aumentato, incrementando a sua volta la competizione. Inoltre la realizzazione di un progetto richiede molto meno tempo, rispetto al passato, grazie all’utilizzo di strumenti come la stampante 3D.

LA DECIMA ARTE

Ad oggi l’arte è riconoscibile sotto le più disparate forme, ciò è in gran parte dovuto al progresso. Si va sempre più diffondendo la cosiddetta decima arte del videogioco immersivo. I giochi virtuali hanno ormai preso il sopravvento e sono molti comuni fra le giovani generazioni. Molti di questi si servono dell’intelligenza artificiale, come “The Sims” un simulatore di vita reale nel quale si è in grado di interagire con dei bot. Quando il gioco si interrompe la vita di questi ultimi viene come “messa in pausa”, dunque non contemplano il concetto di vita e di morte.

I PROGETTI DEL PROFESSORE

Il professor Taddei ha creato il connubio perfetto tra arte e tecnologia, quale il museo virtuale. Su una piattaforma digitale ha costruito delle strutture architettoniche che sembrano vere e sono di fatto visitabili tramite una sorta di “casco”. Al contrario di ciò che si potrebbe pensare, il visitatore in questione non risentirà di alcun effetto collaterale.

E’ anche ideatore delle città inverse, riproduzioni di città intere all’interno di una piccola sfera. Si è ispirato al dipinto Salvator Mundi di da Vinci, che lo ha portato ad intuire che osservando dentro una bolla di sapone sia possibile vedere l’esterno di essa a 360°.

In conclusione, ha invitato i giovani a guardarsi intorno e oltre lo schermo degli smartphone, in quanto abbiamo tanti strumenti a disposizione, ma continuiamo a distrarci. Non ha senso rimanere chiusi in casa, piuttosto viaggiando si raccolgono sempre nuovi stimoli. Inoltre non bisogna mai arrendersi, fare come ha fatto Leonardo, il quale, nonostante fosse osteggiato e criticato da molti, riuscì a perseguire i propri obiettivi. Il professore ricorda anche che – Leonardo Da Vinci non ci si nasce, si diventa! – e su questo concetto ha improntato il suo libro How to become Leonardo Da Vinci.

 “Siamo noi a determinare i limiti della nostra fantasia”

di Ester Del Borrello e Stefania Capuano