La storia di Luca

Racconto – Classe ID

 

La storia di Luca

 

Luca è un ragazzo di undici anni che soffre della sindrome di Treacher-Collins. Fino alla terza elementare non aveva frequentato nessuna scuola, ma aveva seguito lezioni private in casa.
A partire dalla quarta elementare i suoi genitori avevano deciso di iscriverlo a una scuola pubblica, per fare in modo che egli stringesse amicizia con i suoi coetanei.
Quando andava al parco o usciva con i suoi genitori, nessuno giocava mai con lui: veniva sempre preso in giro a causa della sua malformazione.
La sua migliore amica era sua sorella Valeria, una ragazza sempre allegra e intelligente. Valeria era molto popolare fra i suoi amici e un po’ Luca la invidiava.
Il primo giorno di scuola media Luca aveva molta paura. Egli temeva che sarebbe stato come sempre: tutti lo avrebbero guardato e preso in giro, nessuno si sarebbe seduto accanto a lui nè gli avrebbe rivolto la parola.
Dopo essere entrato in classe, si mise seduto al primo banco da solo. La giornata andò come aveva previsto. Tornò a casa molto triste e si chiuse nella sua stanza.
I giorni seguenti furono tutti uguali: lo guardavano e ridevano di lui. Inoltre Alessandro, il bullo della classe, lo insultava sempre e gli faceva scherzi in continuazione.
Luca era molto intelligente, gli piaceva studiare, approfondire, ma non amava andare a scuola a causa dei suoi compagni e si chiedeva sempre perché non fosse nato come tutti gli altri. Egli riusciva ad avere solo amici virtuali, con cui giocava ai videogiochi. Essi non lo avevano mai visto e per questo non lo prendevano in giro.

Un giorno Luca ricevette una nuova richiesta di amicizia sul videogioco. Non apparve il nome ma un nickname, per questo all’inizio egli decise di non accettare. Tuttavia, ripensandoci, finì per farlo, poiché voleva provare ad avere un nuovo amico. I due iniziarono a giocare insieme tutti i giorni: ridevano, parlavano, stavano bene insieme.
Luca scoprì che il suo amico viveva nella sua stessa città e cominciò a temere che lui gli chiedesse di incontrarsi. Era convinto che, vedendolo, egli non avrebbe più voluto essere suo amico.
Si erano dati due soprannomi. Luca era Gamer 78 e il suo amico Xxx pro xxx.
Trascorsi alcuni mesi, un giorno, durante la ricreazione, un compagno di classe di nome Marco si avvicinò a Luca e gli disse “Gamer 87, che ne dici se oggi invece di giocare al videogioco andassimo insieme al parco?”. Luca non poteva credere a quelle parole: Xxx pro xxx era il suo compagno Marco! Luca aveva giocato, parlato con lui tutto questo tempo e Marco non lo aveva mai preso in giro: era il suo vero primo amico!

Da quel giorno i due ragazzi diventarono inseparabili e, grazie all’amicizia di Marco, Luca era sempre allegro. Giunti alla fine dell’anno scolastico, molti compagni erano diventati suoi amici e lo difendevano dai bulli.
Luca oggi ama andare a scuola e stare insieme agli altri. Non ha più paura.