Box a piacere – Passatempi nella pandemia di Covid_19

Quando qualche passante ha telefonato alle forze dell’ordine, sul posto sono arrivate le camionette della polizia e dei carabinieri pensando allo scontro tra bande di delinquenti in concorrenza, ma quando sono scesi in tenuta antisommossa non credevano ai loro occhi: davanti a loro si stava svolgendo un incontro di lotta libera, cioè di botte da orbi di tutti contro tutti, sulla terrazza del Pincio, nell’indifferenza dei passanti. I protagonisti erano quasi tutti minorenni schierati in due gruppi contrapposti, capitanati, sembra, da una felpa rossa e da una nera; ma non si trattava di rissa politica, perché mancava qualsiasi cartellone o slogan. Semplicemente, indagando sulle origini, i ragazzi si erano autoconvocati attraverso i social a tale ora e in tale luogo: lo scopo? menarsi un po’, in romanesco “annamoce e menamoce”. Cercando le origini di tale sport sembra che due ragazzine avessero deciso di fare a botte e avessero chiamato a dare manforte i propri gruppi, poi le ragazzine erano scomparse e erano rimasti i loro amici a fare a botte. Sembra che si divertissero molto e la Polizia ha faticato a dividerli, individuando e identificando i capi. Sembra che fossero centinaia e che non si trattasse di un fenomeno straordinario. Infatti dopo una settimana o poco più, si sono verificati altri episodi di box, protagonisti questa volta ragazzini ancora più piccoli e provenienti non dalla periferia, ma da quartieri “bene” e da famiglie normali. Naturalmente i genitori, educatori, responsabili dell’ordine sociale hanno cercato di spiegare il fenomeno; molti l’hanno classificato come una delle tante conseguenze della pandemia che ha tolto ai ragazzi il loro spazio sociale, cioè la scuola, la piazza, la pizzeria, il muretto, i posti in cui si incontravano di solito, in cui intrecciavano i rapporti di gruppo e di amicizia, le chiacchiere, le prese in giro, in cui vivevano liberamente la loro età. Tutto represso, tutto cancellato, tutto a data da destinarsi. Le loro energie soffocate, le occasioni perdute, l’intrattenimento e il divertimento annullati. Non rimane che ribellarsi a questa amara realtà, sconfiggere queste tristi giornate con qualsiasi mezzo. Ecco “annamoce e menamoce” per un appuntamento di box a piacere.

Andrea D’Elia 3C