Intervista alla Dirigente Scolastica del Polo Mattioli

In un anno così particolare quanto è importante la Settimana della Scienza per l’Istituto e per i ragazzi?

Quest’anno la settimana della scienza è stata vissuta come una scommessa. Volevamo continuare a fornire agli studenti la possibilità di seguitare a vivere le emozioni del Festival e donare una sorta di normalità all’intero Istituto.

In questa edizione il mondo digitale è stato fondamentale per i laboratori, le conferenze e i progetti. Quali sono state le difficoltà nell’organizzazione degli eventi?

I problemi principali sono stati di connessione soprattutto per i ragazzi e l’organizzazione dei link per i relatori distanti da noi. Inoltre è stato difficile trovare le diverse soluzioni in alternativa allo stare in presenza. E’ stata una sfida che può far comprendere agli studenti come non ci si debba mai fermare, ma bisogna riflettere, affrontare e superare gli ostacoli insieme.

Quali sono i pro e i contro della digitalizzazione del Festival?

Tra i pro sicuramente la possibilità di organizzare comunque il Festival tramite webinar, conferenze, laboratori e seminari in maniera virtuale. Per quanto riguarda i contro l’assenza della coralità: come dirigente non ho potuto vivere l’atmosfera di stare con i ragazzi rispetto agli scorsi anni. Nonostante tutto si è stati comunque insieme e si è potuto anche condividere i problemi che sono sorti in questo periodo.

In futuro, quando la pandemia sarà finalmente terminata, come potrebbe essere utilizzata la tecnologia per quanto concerne il piano didattico?

Sarà un valido strumento da utilizzare non in maniera obbligatoria. Si potrà scegliere la tecnologia come supporto o elemento compensativo qualora sia impossibile far venire un ospite lontano dal nostro territorio. Ad esempio abbiamo avuto relatori provenienti dagli Stati Uniti, che non avrebbero potuto partecipare personalmente se non ci fosse stato l’ausilio della tecnologia.

In un clima di insicurezza, sia sociale che politico, come deve muoversi un Dirigente all’interno di un istituto scolastico?

Un Dirigente deve cercare di affrontare le situazioni con calma e serenità. Non sono e non saranno mesi semplici, ma, personalmente, la stanchezza, dovuta al mio lavoro, passa nel momento in cui entro nell’Istituto; so che devo vivere con la consapevolezza di dover dare serenità agli studenti. Con i ragazzi condividiamo e a volte ci scontriamo a causa delle diverse opinioni, ma alla fine si riesce sempre a trovare un compromesso adatto a tutti. Con i docenti allo stesso modo vi è un bel dialogo. In un luogo di lavoro, come lo è appunto la scuola, se il clima è disteso e sereno si lavora uniti e meglio.

di Federico Di Lello