Scuola in declino e Studenti in rivolta

Ora più che mai molti studenti si chiedono se la scuola sia un posto sicuro o meno. Le incertezze continue ci hanno portato a chiedere se sia giusto che la scuola passi in secondo piano, se veramente non si può fare niente per avere un posto migliore dove studiare; adesso ci siamo decisi una volta per tutte ad unirci, grazie al covid19 abbiamo deciso di cooperare tutti insieme una volta per tutte: per chiedere una scuola più sicura sotto ogni punto di vista.

Siamo stanchi di sentir parlare di scuole poco stabili, che cadono a pezzi e ridotte in malo stato; siamo stanchi di sentirci dire che la scuola, in tempo di covid19, sia sicura; siamo stanchi di studiare in una scuola dove spesso mancano attrezzature. La vera ragione per la quale noi studenti, adesso più di prima, manifestiamo e protestiamo contro le decisioni riguardanti la scuola, non è solo per perdere tempo e non studiare, non è solo perché non vogliamo svegliarci presto per andare a scuola in presenza; NOI VOGLIAMO andare in presenza MA NON in queste condizioni.

Vogliamo avere la certezza di poter andare a scuola e tornare a casa senza mettere in rischio noi ed i nostri cari; vogliamo sentirci sicuri a scuola sotto ogni punto di vista, sia dalle malattie, sia da inconvenienti dovuti alla scarsa stabilità di una struttura scolastica; vogliamo poter seguire una lezione (in didattica al 50%) senza che puntualmente cada il segnale a causa della scarsa connessione della scuola. Anche noi studenti abbiamo paura del covid19, molti di noi non escono da mesi per paura, alcuni sentivano la scuola come 6 ore di fuga da una vita difficile.

Noi non siamo macchine, sia noi che i professori; vogliamo tutti quanti una scuola migliore, ed è solo per questo che noi protestiamo contro ciò che non ci va più bene.

Antonio Pietracatella 3C