Alcol: tutte le conseguenze di una dipendeza

Di Luca Pietro Bertolatti

La storia della cultura ha sempre presentato l’alcol come una delle dolcezze della vita, dall’ambrosia, il nettare degli dei pagani, al buon vino, simbolo della cultura gastronomica italiana. Ancora oggi pubblicità, luoghi comuni, rilevanti interessi economici guidano il consumo, aiutano a sostenere quella cultura della bevanda il cui significato si perde nella notte dei tempi. Tuttavia, allo stesso tempo, anche i problemi che l’alcol crea per gli uomini iniziano ad essere affrontati. Il passaggio dal cosiddetto consumo moderato, concetto ambiguo e mal definito, a una reale dipendenza dall’alcol, è molto sfumato e, soprattutto, non predeterminato. Quindi, abbiamo iniziato a dire, anche se con un po ‘di timidezza, che bere è un comportamento rischioso. L’alcol può facilmente passare da un piacere momentaneo a un insegnante per la vita, come, e forse anche di più, altre droghe. Spesso, però, si parla di alcolismo senza conoscerne il vero significato.

È importante conoscere l’alcol in tutti i suoi aspetti: dalla conoscenza nasce la capacità di proteggersi e diventare protagonisti attivi della propria salute. Ad esempio, è importante conoscere i gravi danni che provoca, dal punto di vista psicologico e fisico. In primo luogo l’alcol, presente nel vino, nella birra e negli alcolici, è in grado di produrre cambiamenti nei processi psichici di chi beve; infatti, l’alcolismo è più uno stile di vita dannoso che una malattia stessa. L’alcolista, ad esempio, è spesso di cattivo umore e litiga, anche perché il suo atteggiamento alcolico crea spesso problemi sul posto di lavoro, che incidono negativamente anche sull’ambiente familiare. Con il progredire della malattia, diventa anche sempre più sbadato in pubblico, perde ogni moderazione e decoro, trascura il lavoro, usa ogni mezzo, anche illecito, per placare il suo incessante desiderio di bere e cade nella brutalizzazione, nella depravazione, nell’immoralità. Vagabondaggio, accattonaggio e delirio, le ultime tappe della progressiva degenerazione morale dell’alcolista.

Insieme a questi disturbi, i cambiamenti intellettuali non tardano ad apparire. La percezione diventa tardiva e imprecisa, la comprensione diventa sommaria e imperfetta, la memoria confusa, frammentaria, infedele. L’umore è caratterizzato da estrema instabilità e, in stati molto avanzati, si può parlare di vera e propria demenza psichica. Ma, sfortunatamente, ci sono anche gravi danni fisici. Disturbi di vario tipo e grado possono essere osservati in tutti gli organi interni. I disturbi gastrici osservati dall’inizio della malattia sono caratteristici e possono portare a gastrite cronica. Sono comuni anche disturbi del fegato, spesso fatali, come la cirrosi epatica, e disturbi renali, come la nefrite. Nel sistema cardiovascolare si possono osservare: ipertensione arteriosa, disturbi del ritmo cardiaco, ipertrofia cardiaca, arteriosclerosi, miocardite cronica. Sul lato neurologico, il tremore si trova molto spesso, soprattutto nelle mani, ma anche sulla lingua. In alcuni casi, possiamo anche osservare disturbi specifici dei sensi: disturbi della vista, tinnito, sibili, anestesia gustativa.

Passando all’esame della normativa sull’alcolismo, non bisogna dimenticare che l’ubriachezza è sanzionata da diversi provvedimenti, come quelli del codice della strada, poiché la più alta frequenza di incidenti stradali si riscontra negli alcolisti. Fortunatamente, ci sono centri di assistenza che aiutano i tossicodipendenti e forniscono ricerca, prevenzione, formazione e trattamento per i disturbi compulsivi. In questi centri è possibile smettere di bere accompagnati da una persona esperta e disponibile. Certo, bere con moderazione è accettabile e in alcuni casi addirittura consigliato, poiché, ad esempio, cardiologi accreditati affermano che un bicchiere di vino rosso a pasto limita la comparsa di alcune malattie cardiovascolari. Non vanno però sottovalutati i rischi dell’alcol sopra descritti, che si manifestano con l’assunzione eccessiva di alcol e, soprattutto, di distillati. Insomma, gli effetti dell’alcol sul nostro corpo che, a differenza di altre sostanze, entra immediatamente nelle cellule senza passaggi intestinali, sono sicuramente più devastanti di quanto pensiamo. Quindi, pensiamoci più volte, prima di “alzare il gomito”.