• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Come combattere il caos interno – intervista al Dott. Mauro Mario Mariani

Come combattere il caos interno – intervista al Dott. Mauro Mario Mariani

Nella mattina di venerdì 29 gennaio si è tenuto il webinar “Come combattere il caos interno. La risposta al TILT, Toxicant Induced Loss of Tollerance”. In occasione di questo evento il Festival della Scienza Ad/ventura ha avuto come relatore il Dott. Mauro Mario Mariani, angiologo e nutrizionista, largamente conosciuto per il ruolo di consulente nutrizionista in vari programmi RAI. Al termine dell’incontro abbiamo avuto la possibilità di rivolgergli alcune domande.

Il difficile periodo storico che stiamo vivendo ha influenzato le vita di molte persone. In particolare, come la pandemia ha influenzato il caos interno? Come è possibile ridurre questo carico esterno sul nostro corpo?

Il nostro equilibrio interno si basa su tre componenti: Energia, Chimica e Soma. Energia è la nostra psiche ma anche la nostra anima. È quello che pensiamo, quello che proviamo, quello che siamo, ma anche quello che vorremmo essere. Spesso le condizioni esterne ci impediscono, come nel caso di questa pandemia, di realizzare il nostro io interiore. A risentirne è Soma, il nostro corpo, nei modi di come reagisce e gestisce le condizioni dettate da Energia e Chimica. Quando ci sentiamo bene Soma invia segnali di benessere ad Energia e tutta la nostra Chimica funziona meglio. Chimica è quello che mangiamo beviamo e respiriamo, ma anche quello che ci fa “funzionare”. Le azioni di Chimica sono di fondamentale importanza nel quotidiano perché riescono a continuamente a caricare o a scaricare il nostro sistema.

È possibile, a suo parere, prevenire il contagio da coronavirus con una corretta alimentazione? Se si, quale?

Per prevenire il contagio da COVID-19 fondamentale sono le 3M: mani pulite, metro di distanza e mascherina. Premesso questo, con tali accorgimenti non solo evitiamo il COVID-19, ma anche tutti gli altri virus. C’è  stato un crollo assoluto in questi tre mesi di ogni forma di influenza stagionale. La corretta alimentazione è assolutamente il carburante e il corroborante del nostro sistema immunitario. Un’alimentazione ricca di frutta e verdura garantisce benessere e previene innumerevoli patologie. La nostra dieta mediterranea è assolutamente la principale difesa verso ogni malattia, non solo verso il COVID-19. Questo perché supporta le nostre difese fornendo tutti i micronutrienti indispensabili al nostro sistema immunitario per essere efficace nelle risposte: minerali e vitamine. La dieta mediterranea è unica perché possiede naturalmente e nel giusto equilibrio tutti gli alimenti contenenti i singoli nutrienti. La dieta mediterranea affonda le sue origini nella storia delle nostre tradizioni. Queste abitudini alimentari sono rimaste inalterate per secoli grazie alla grande disponibilità dei prodotti della terra del nostro territorio.

Cosa direbbe ad un bambino che è indeciso su cosa mangiare a merenda nel pomeriggio, tra la gustosa cioccolata e la frutta, come i genitori tanto insistono?

Quaranta grammi di cioccolato fondente può far parte di una merenda sana, equilibrata e funzionale. Il problema sono le creme spalmabili di cioccolato che contengono quasi il 60% di zucchero e più del 30% di grassi saturi pericolosi come l’olio di palma. Per non parlare di quegli “intrugli” venduti nei fast-food. La frutta va proposta con allegria e in combinazione con altri gustosi snack come può essere pane olio o pane e miele. Il segreto sta nel proporre cose giuste al momento giusto. Questo è il difficile compito dell’essere genitori, impreparati e confusi dai messaggi della pubblicità ingannevole di cibi vuoti di nutrienti e ricchi di calorie.

Cosa l’ha aiutata fino ad oggi, nella sua carriera da scienziato, nel raggiungere i suoi obiettivi? Cosa l’ha spinta a superare le molteplici difficoltà che la scienza porta con sé?

La scienza è dubbio, la scienza è ricerca,  la scienza è passione. In questi trent’anni di professione e nei passati quasi altri trenta di studio scolastico e universitario quello  che ha animato il mio fare è stata la passione, l’obiettivo da raggiungere, anche percorrendo le strade meno battute e meno collaudate. Tutto questo con il sacrificio, sacer-fecit, fai la cosa sacra, la fortuna di sapere quello che cercavo. Dedicare tempo, fare rinunce e soprattutto muoversi, andare alle fonti, viaggiare per capire e catturare importanti messaggi dai maestri che hanno segnato la mia strada, soprattutto negli Stati Uniti, dove la medicina funzionale già era praticata negli anni 90 con successo.

Cosa l’ha portata a scegliere nella sua adolescenza il percorso si studi che poi ha seguito? Che consiglio darebbe ai giovani che si trovano di fronte ad una scelta simile e temono di alimentare il loro caos interno?

Non potevo che fare il medico. Se mi avessero posto la domanda durante la mia adolescenza su cosa avessi fatto da grande avrei risposto senza esitare: il medico.

Pensate che, ultimo di cinque figli, a 13 anni avevo già tre fratelli laureati in medicina. A casa Mariani si è sempre respirata la Medicina quella con la M maiuscola quella fondata sull’amore per il paziente e per il prossimo. Avevo la strada segnata e grazie a tanta perseveranza, l’ho percorsa e portata avanti, sino a diventare quello che avrei sempre voluto: il dj della medicina. Mi spiego meglio. Ho gestito il mio caos interno da adolescente coniugando la mia grande passione per la musica con il mondo della medicina. Non c’è mai stato momento della giornata dove non ascoltassi musica. Già a quattordici anni ho iniziato a mettere dischi nelle feste tra amici, dopo che un mio compagno di classe, munito di saldatore e kit, creò quello che sarebbe stato il mio primo mixer. Tutto questo è divenuta un’irrefrenabile passione: la mia attività di disk jockey. A questo punto voglio raccontarvi come un amante della musica, studente di Medicina riuscì a coniugare le sue passioni. L’opportunità fu data dall’Angiologia, la scienza che studia i vasi del corpo umano, arterie, vene e vasi linfatici. Angos in greco significa infatti ‘vaso’ e l’Angiologia è alla lettera la scienza dei vasi, cioè la disciplina che studia il sistema vascolare. Proprio per questa mia grande passione per la musica, durante il corso di laurea, chiesi a un professore se vi fosse, oltre al fonendoscopio, qualche altro strumento per poter ascoltare il corpo umano. Fu così che incontrai il Doppler, un apparecchio nato proprio in quegli anni grazie agli studi di Shigeo Satomura. Con esso si riesce ancora oggi a valutare, attraverso l’analisi spettrale e il grado di purezza del suono, la situazione emodinamica del flusso sanguigno sia venoso che arterioso. Rimasi talmente affascinato dal suono dei nostri vasi che l’Angiologia sarebbe poi diventata la mia specialità medica. Mediante il Doppler riuscivo ad ascoltare la Vita che scorre nelle arterie, il Suono del Corpo Umano, la Medicina che diventa Musica, la Musica che genera diagnosi. Ero talmente emozionato ogni volta che avevo la sonda da 4 MHz del Doppler in mano che mi ritrovavo con gli occhi chiusi in un viaggio verso un’altra dimensione, quella della melodia.

In conclusione il consiglio che mi permetto di darvi è quello di non seppellire le proprie passioni, ma di studiare. Cercare nello studio e nella scienza la strada per una vita piena di soddisfazioni e certezze. La vita è bella!

Valerio Tinari