Don Paolo Liggeri, un augustano nei lager nazisti

Mercoledì  27 Gennaio  in occasione della Giornata della memoria, abbiamo partecipato ad una conferenza in diretta streaming organizzata dal Comune di Augusta per ricordare  un nostro concittadino, don Paolo Liggeri, sopravvissuto alla deportazione nei lager di Dachau e Mathausen.

L’assessore alla Cultura, Giuseppe Carrabino, ha aperto l’evento introducendo brevemente la figura di  Don Paolo Liggeri, ricordando come egli sia stato un sacerdote molto amato per essersi messo al servizio dei più poveri. Inoltre egli ha riferito i risultati del ritrovamento di un documento del 1941 negli archivi del Comune  in cui sono trascritti i nomi di due deportati ebrei  che a risiedevano in Augusta, Ferro Armando e Manno Pietra.

L’assessore alla Pubblica istruzione Ombretta Tringali ha invece ricordato il motivo per cui è stato scelto il 27 Gennaio come giorno della memoria, per ricordare quello che accadde nello stesso giorno del 1945 quando le truppe sovietiche liberarono   gli ebrei  dai campi di concentramento ad Auschwitz. Inoltre ella ha sottolineato l’importanza di far conoscere l’orrore della Shoah agli studenti per far sì che si oppongano a qualsiasi forma di discriminazione.

Relatrice dell’evento è stata la professoressa Pina Romeo Spina che ha approfondito i momenti dolorosi della prigionia di don Liggeri, attraverso la lettura di passi scelti dal diario che lui stesso aveva trascritto dal titolo “Triangolo rosso”.

Don Paolo Liggeri nacque ad augusta il 12 agosto 1911, trasferitosi a Milano nel 1935 fondò “La Casa”, un centro di assistenza sociale dedicato anche all’ospitalità dei perseguitati politici e razziali. Il 24 marzo del 1944 venne arrestato dai fascisti e successivamente deportato nel campo di Fossoli, poi a Mauthausen e infine nel lager di Dachau. A don Paolo venne assegnato il triangolo rosso che contraddistingueva i detenuti politici. Liberato Il 29 Aprile 1945 don Liggeri successivamente si impegnò a ricostruire “la Casa” che in seguito divenne il primo Consultorio familiare prematrimoniale e matrimoniale in Italia. Morì a Milano il 3 settembre 1996 .

L’evento ha permesso a noi studenti di conoscere questo prete così diverso, così coraggioso a mettere a repentaglio la sua vita per aiutare gli oppressi. Le sue parole suonano ancora molto attuali. Così infatti scriveva Don Paolo Liggeri rispondendo alla domanda se fosse possibile perdonare dopo quello che aveva provato nei lager. ”Mancherei di sincerità se dicessi che non è possibile perdonare, perché questo deve essere il senso più profondo del rivangare questi fatti dolorosi, affinché il ricordo non costituisca motivo di vendetta o di rivalsa, magari celata sotto il nome di giustizia, ma perché, al contrario, sia principio di vita diversa. E una nuova vita è che sorga un nuovo rispetto per ogni essere umano, anche per il malvagio… Solo così nasce l’umanità vera, la nuova umanità.”

E allora non sarebbe meglio ricordare la Shoah tutti i giorni? Purtroppo ancora oggi esistono molti orrori, molte discriminazioni che rendono il nostro mondo così imperfetto. Come fare ad avverare il sogno di Anna Frank di un mondo migliore in cui i giovani potessero convivere pacificamente a prescindere dalla nazionalità? Solo con l’impegno di tutti a praticare sempre la tolleranza, il rispetto e l’umanità riusciremo a far diventare il nostro pianeta un luogo civile e armonioso senza distinzioni tra persone di diversa carnagione, convinzione, religione e orientamento sessuale.

Elisa Trigilio 3AT