Droghe, combatterle partendo dai narcotrafficanti

Di Luca Pietro Bertolatti

Nella società odierna esistono diversi tipi di tossicodipendenza, tra cui fumo, alcolismo e droghe. I primi due sono ormai legalizzati e, pensando erroneamente che non fanno male alla salute, se ne parla poco o quasi. Ma la forma più pericolosa di tossicodipendenza è quella delle droghe largamente utilizzate nel mondo giovanile. Il farmaco è una sostanza molto pericolosa che può causare danni irreparabili all’organismo (soprattutto al sistema nervoso) o addirittura alla morte. Le droghe si dividono in due categorie: droghe leggere e droghe pesanti.

Inizia con lo stadio più basso, le droghe leggere, che include marijuana e hashish. Entrambi vengono coinvolti nel fumo (nel gergo giovanile “comune”), molti iniziano come uno “scherzo” e poi finiscono nel tunnel della droga senza fine da cui è molto difficile uscire. Dalla marijuana all’hashish, stiamo gradualmente passando a droghe pesanti e più costose come l’eroina, la cocaina e l’ecstasy, tanto più pericolose in quanto associate ad altre sostanze chimiche, cancerogene e dannose per la salute. Le droghe pesanti possono essere assunte per inalazione o per bocca. Alcune si trovano anche sotto forma di compresse, motivo per cui un cocktail preso in una discoteca il sabato sera può essere fatale. Non è molto difficile, infatti, sciogliere una pastiglia e darla ad un amico. Molto spesso, i ragazzi sorpresi a fumare marijuana o hashish non vengono puniti come dovrebbero dalle autorità perché
pensano che una semplice canna non possa fare nulla. A mio avviso, però, credo che sia sbagliato in quanto questi tipi di droghe sono proprio il trampolino di lancio per il mondo delle dipendenze. Ci sono molte ragioni per cui i giovani assumono droghe: in primo luogo, lo stesso gruppo può essere colpevole. Un ragazzo, infatti, per non perdere “falsi amici”, si lascia trascinare dai compagni facendo le cose che gli chiedono. Spesso viene accettato per non restare fuori dal gruppo o far credere agli altri di essere più deboli. Un altro motivo che attira i giovani verso queste sostanze è la voglia di provare nuove esperienze e nuove emozioni.

Le droghe, in generale, provocano sentimenti di euforia e mostrano un mondo senza problemi, quindi molti giovani le usano quasi sistematicamente. Nell’adolescenza, in particolare, le persone hanno spesso paura di crescere e di entrare nel ‘mondo degli adulti” visto come pauroso e pieno di problemi e responsabilità; ecco perché alcuni giovani vedono la droga come un rifugio dalla rapida crescita. Anche la mancanza di dialogo con i genitori, la famiglia, gli amici e il conseguente isolamento dalla società circostante può portare il ragazzo ad avvicinarsi sempre di più alla realtà della droga, credendo che possa essere l’unico punto di riferimento e l’unica fonte di Help me. Il tossicodipendente o più volgarmente il “tossicodipendente”, che io considero malato a tutti gli effetti, può essere curato in diversi modi. Oltre alle comunità di riabilitazione, dove è distratto dalle attività ricreative, il tossicodipendente può risolvere il suo problema prima allontanandosi dal gruppo che lo ha spinto a utilizzare le sostanze e ristabilendo il dialogo con i membri del gruppo famiglia che lo possono aiutare. di tossicodipendenza. Per combattere questo fenomeno, informazione e prevenzione giocano un ruolo molto importante. I mass media, infatti, non dovrebbero trasmettere solo reportage, ma anche fornire informazioni sulle conseguenze e gli effetti negativi delle droghe. Anche la scuola, a suo modo,
dovrebbe discutere di più questi argomenti, facendo riflettere i bambini sulle cause della droga. E infine, il governo, con le proprie leggi, dovrebbe esercitare i mezzi di lotta più efficaci: dovrebbero essere istituite pene e pene più pesanti, non tanto per i tossicodipendenti, ma per i narcotrafficanti che, ogni anno di più, distruggono intere famiglie.