Intervista doppia ai “genitori” del Festival

Foto di Giovanna Borrelli

I professori Rosa Lo Sasso e Filoteo Di Laudo, “genitori” di quest’edizione del Festival della Scienza Ad/Ventura talmente inconsueta, hanno dedicato il loro tempo per rispondere ad alcune nostre domande. 

Quali sono state le difficoltà incontrate nell’organizzazione di un’edizione del festival così anomala?

Prof.ssa Lo Sasso: “Innanzitutto abbiamo dovuto affrontare difficoltà di ordine generale. Si temeva, fin dall’inizio, di non riuscire a mettervi nella condizione di elaborare i vostri progetti. E la questione del mantenimento delle distanze non ha certamente aiutato nell’ideazione e nella realizzazione del festival. Aggiunto a ciò, incontrare dei relatori a distanza non rappresentava una certezza di successo. Ciononostante, la nuova esperienza si è rivelata piuttosto efficace. 

Anche affrontare le problematiche legate alla parte tecnica è stato un osso duro. La nostra più grande paura era che il sistema, e soprattutto la connessione scolastica, non reggesse la quantità di alunni e di classi collegati contemporaneamente. Il forte timore che tutto ciò che eravamo riusciti a mettere faticosamente in piedi svanisse a causa di problemi tecnici ci ha accompagnati fino al giorno prima dell’inaugurazione del festival.”

Gli incontri online ci hanno dimostrato come le distanze non rappresentino più degli ostacoli. Si potrebbero organizzare in futuro delle conferenze al di fuori dell’ambito della settimana della scienza?

Prof. Di Laudo: “Brevemente riassumo il fatto che siamo partiti con l’idea di utilizzare Microsoft Teams, la piattaforma che stiamo adoperando per la didattica a distanza, poi abbiamo deciso di uscire verso l’esterno e condividere le manifestazioni sui social, ma questo purtroppo Teams non lo permette. Abbiamo cercato quindi prodotti alternativi e infine abbiamo scelto la piattaforma Zoom. La scuola ha fatto un piccolo investimento e io sono sicuro che debba essere utilizzato anche per altre conferenze ed eventi. Dopo aver messo su questo sistema sarà inevitabile utilizzarlo anche per altre manifestazioni. Quando saremo in presenza, ad esempio in auditorium, sarà un modo per dare la possibilità anche a persone che non possono essere presenti fisicamente perché all’estero o per motivi di lavoro e sarà anche un modo per uscire dal territorio e avere maggior visibilità all’esterno.”

Se dovesse descrivere il festival di quest’anno in tre parole, quali userebbe? E perché? 

Prof.ssa Lo Sasso: “Caos, Passione, Cosmos.

“Siamo partiti da una situazione di grande confusione, incertezza, timori legati al momento pandemico, legati alla DAD. Ma, grazie alla passione di tutti noi, che abbiamo voluto darvi l’opportunità di vivere al meglio questo festival anomalo, siamo riusciti a giungere ad un riscontro di cosmos, di ordine. Tutti insieme, abbiamo realizzato un prodotto in cui non sono mancati stimoli, occasioni di orientamento, e tutto ciò che può essere stato. Ciò è stato possibile anche grazie alla qualità, di cui eravamo già a conoscenza, degli innumerevoli webinar, laboratori e conferenze tenuti dagli esperti. Un particolare ed importantissimo ruolo lo avete ricoperto anche voi. Il festival ha portato, da parte vostra, la realizzazione di progetti decisamente di qualità, pur con le mille difficoltà. Nonostante la mancanza della condivisione fisica degli spazi, senza abbracci e contatto, abbiamo conseguito il nostro obiettivo: creare un ambiente accoglievole per permettervi di trascorrere un festival della scienza senza eguali.”

Nell’ambito del Festival Ad/Ventura, come si è relazionato con le nuove tecnologie e nuovi software?

Prof. Di Laudo: “Premesso che queste piattaforme hanno tutte un comune denominatore e sono tutte molto simili, si è trattato soltanto di capire i meccanismi specifici. Nei primi due giorni c’è stato bisogno di registrare alcuni aspetti che non funzionavano in maniera corretta, alcuni tempi morti o situazioni un po’ particolari. Però già dalla giornata di martedì il sistema è andato a regime. Il sito è stato impostato in modo diverso, l’accessibilità e la ricerca degli eventi sono state migliorate.
L’aspetto innovativo è la possibilità che tutto rimarrà online per sempre. Fino all’anno scorso le attività che non potevano essere viste in presenza erano sostanzialmente perse. Quella pagina, al contrario, rimarrà sempre disponibile nella sezione progetti del sito della scuola sotto la voce Festival della Scienza. Saranno disponibili ben ventidue progetti degli alunni, sedici dirette e circa trenta laboratori. Il sistema è stato implementato in maniera da rispondere a tutte le esigenze degli alunni.” 

di Giuseppe Colameo e Marina D’Aulerio