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Ancora una volta, atti di violenza e cattiveria contro le donne

La brutalità sulle donne non si arresta. Due femminicidi si sono verificati nei giorni scorsi in Italia, uno più violento dell’altro.
Nella notte tra il 23 ed il 24 gennaio, è stata uccisa e data fuoco una giovanissima ragazza siciliana, Roberta Siragusa. Il sospettato è il fidanzato poco più grande che non ha confessato
l’omicidio. Eppure, è stato proprio lui ad indicare alle Forze dell’Ordine il luogo dove è stato ritrovato il corpo della povera vittima.

Ragazzi e amici della coppia, hanno raccontato la gelosia morbosa del ragazzo, che già in passato aveva scaturito atti violenti su Roberta. Ancora oggi le indagini sull’accaduto non si
fermano, mentre il fidanzato è stato denunciato.
Sempre nella stessa settimana, il 31 gennaio, è accaduto un femminicidio in provincia di Salento, dove è stata accoltellata la ventinovenne Sonia Di Maggio dal suo ex fidanzato, mentre si trovava in giro con il suo nuovo compagno. Cattiveria e gelosia ossessiva erano le motivazioni per le quali Sonia, tempo fa, aveva deciso di interrompere la loro relazione, ma questa decisione da lui non è mai stata accettata, tanto da averlo spinto ad ucciderla.

La violenza e la malizia sono temi sempre più frequenti ed innarrestabili, ogni giorno moltissime donne subiscono violenze di tipo verbali, fisiche, sessuali; il tasso di brutalità aumenta degenerando sempre di più. Tra le vittime, tantissime adolescenti, coinvolte in rapporti malati con i propri partner.

È vergognoso compiere un gesto del genere, è disumano essere uccisi dalla persona di cui si pensava di essere amati; non si può fare del male ad una donna se è proprio grazie a lei che noi tutti siamo in vita.
Carlotta Patanè Carlotta
Classe 3M, istituto Galileo Galilei di Catania.