La paura al tempo del Covid

Come affermato da Socrate, la paura della morte non è in sé quella di morire, ma quella di rimanere soli ed affrontare la morte senza le persone a noi care.
Ultimamente, questa paura si è diffusa molto, specialmente tra gli anziani. Infatti, con l’epidemia da Covid-19, le persone contagiate non possono stare a contatto con i familiari o con gli amici per evitare che il contagio si espandi. Nei casi più gravi, quindi quelli in cui il virus porta alla morte, queste sono costrette ad affrontare la morte da soli, senza avere la possibilità di essere accompagnati da qualcuno. In questo particolare periodo della storia, seguito da i numerosi decessi e dalla quarantena, ci stiamo rendendo conto che la solitudine è qualcosa che spaventa ma anche un qualcosa che consente di superare una situazione di forte paura, fa nascere un sentimento positivo, una coalizione da parte della società.
Tuttavia, non  è per tutti così, infatti vi sono alcune persone, i negazionisti, che non credono all’effettiva esistenza di questo virus o che addirittura pensano sia semplicemente un complotto organizzato dallo stato. In questo caso si parla di impavido cioè colui che non ha paura e invita a non averne, che non coincide con il coraggioso.

Giuliana Maria Zappalà, III B