Lettera per Liliana Segre

Cara Liliana,

oggi ho ascoltato una tua intervista in cui parli dell’indifferenza.

Tu dici che l’indifferenza è il male peggiore: io sono d’accordo con te, perché indifferenza vuole dire lasciare che accada il male senza far niente per fermarlo, come se non ce ne importasse.

Voglio dirti che tu, raccontandoci la tua storia combatti contro l’indifferenza perché mantieni vivo il ricordo dell’Olocausto in modo che non vada dimenticato.

Sono rimasta colpita quando hai detto che rimpiangerai sempre di non aver parlato con quella ragazzina di nome Gianin, che stava per essere mandata a morte: ti sei sempre rimproverata di non averle detto una parola di conforto, perché non volevi soffrire anche per lei, tu che soffrivi già tanto.

Stai tranquilla perché il tuo racconto vale come un insegnamento per tutti noi: anche soltanto con una parola di conforto a chi ne ha bisogno possiamo combattere contro l’indifferenza.

Sonia Chiesi

Scuola primaria Salgari