Possiamo riconoscere il bullo da come parla

Il cyberbullismo è una forma di bullismo condotta attraverso strumenti telematici, come ad esempio internet. Abbiamo partecipato ad una lezione che ha trattato questo delicato argomento, attraverso la presentazione di video e slide illustrativi; siamo venuti a conoscenza di situazioni drammatiche legate a questo fenomeno. Tra i tanti argomenti affrontati, abbiamo discusso anche della privacy e della tutela dei dati sensibili.

Possiamo riconoscere il bullo da come parla della vittima sui social, o dalle immagini che pubblica; solitamente, è inconsapevole, sia di quello che compie sia di quello che prova la vittima. Ogni atto di violenza è sbagliato e ingiustificato, anche se il bullo ha alle spalle esperienze difficili. Il bullo esalta tutti quei caratteri in cui la vittima non si sente all’altezza, facendola sprofondare maggiormente nella sua solitudine. La vittima non dovrebbe sentirsi in colpa di fronte a un bullo, ma reagire aprendosi a chi può aiutarla o sostenerla (anche legalmente).

Abbiamo guardato un video che parlava di Carolina, una ragazza che è stata vittima di cyberbullismo da parte di un gruppo di amici, – o che considerava tali -, e, dopo esser stata insultata ed emarginata per la pubblicazione di un video, ha deciso di togliersi la vita, lasciando la famiglia nella completa disperazione. Nonostante un finale così drammatico, alcuni dei ragazzi che avevano partecipato alla festa non si sono sentiti coinvolti, né colpevoli.

Questo fa capire quanto il cyberbullismo, in generale, venga sottovalutato e preso alla leggera, mentre questi gesti, che avvengono quotidianamente, possono coinvolgere ragazzi e ragazze come noi.

Torino, 3 Febbraio 2021

Gli studenti della 1° M