Proteggere i bambini, oggi più di ieri?

Fin dai tempi più lontani, i bambini hanno sempre subito maltrattamenti. È per noi impossibile comparare i dati degli attuali maltrattamenti rispetto a quelli passati, negli anni addietro non sempre venivano denunciati.

Oggi, rispetto ai secoli scorsi, i bambini possiedono più diritti in modo da tutelare al meglio la loro salute e, in generale, la loro vita ma non sempre vengono rispettati ed è proprio in questi casi che intervengono figure esterne alla famiglia quali, ad esempio, gli assistenti sociali.
Il maltrattamento infantile, seppur meno diffuso nei paesi occidentali, rimane un problema da analizzare in mille sfaccettature. Come ben sappiamo, il maltrattamento si può manifestare in diversi modi, può limitarsi ad essere una semplice negligenza da parte del tutore nei confronti del bambino, può essere un maltrattamento psicologico o nei casi più estremi oltre ai precedenti si arriva al vero e proprio maltrattamento fisico.

Tutto questo implica un rischio sostanziale di rovinare loro l’infanzia o addirittura la vita.
Nel 2015 4,4 milioni di segnalazioni di maltrattamento sospetto su bambino sono state inoltrate ai Servizi di Protezione dell’Infanzia negli Stati Uniti che coinvolge 7,2 milioni di bambini. Circa 2,1 milioni di questi rapporti sono stati esaminati nel dettaglio e sono stati identificati circa 683 000 bambini maltrattati. Entrambi i sessi sono colpiti in ugual misura; più giovane è il bambino, più alto è il tasso di vittimizzazione. Sono dei numeri infimi rispetto alla popolazione mondiale, ma rimangono pur sempre delle vite e non semplici numeri.

È, quindi, necessario fare propaganda nelle scuole o in altri ambiti giovanili in modo da impedire che eventi simili ricapitano quando l’attuale componente dell’età adolescenza dovrà entrare a far parte del mondo degli adulti.

Simone D’Arrigo, III Dsa