Lettera a Liliana Segre

Cara Liliana Segre, sono Sofia, ho dieci anni e mezzo, e sono una studentessa della VM. Io e la mia classe abbiamo visto tutte le tue interviste, mi è piaciuto molto il modo in cui hai affrontato con forza e coraggio i campi di concentramento a dieci anni. È stata dura quando la tua famiglia ti ha detto che non potevi più andare a scuola perché eri ebrea. È stata dura la separazione tra te e tuo papà. Sei stata molto fortunata, perché quando sei andata davanti ai soldati non ti hanno fatto morire, e quando all’aguzzino nazista gli è caduta la pistola, tu avevi l’opportunità di ucciderlo; ma non l’hai fatto perché sei stata giusta. Ho sentito che hai raccontato che ti avevano fatto un segno sulla spalla, che era il numero 75190, quando sei uscita dai campi di concentramento hai detto: ”Non mi devo vergognare perché lo porto, ma chi l’ha fatto”. Sei stata e sei una donna coraggiosa. Il numero che ti avevano tatuato dovevi saperlo a memoria, perché era una questione di vita o di morte.

Con amore Sofia 😊

 

SOFIA MANTERO
Scuola primaria Salgari