Elon Musk: il visionario

 

Stefano Privitera, 3°DSA

 

Elon Reeve Musk è il nome completo di un uomo che sta cercando di rendere realtà ciò che viene considerato utopistico: un genio, un folle, un visionario… tanti sono gli aggettivi che gli si addicono, infiniti sono i tratti della sua personalità. Elon, nasce il 28 giugno 1971 a Pretoria, in Sudafrica, naturalizzato statunitense e con cittadinanza canadese. Egli è un imprenditore, amministratore delegato (CEO) e direttore tecnico (CTO) di SpaceX e co-fondatore e CEO della casa automobilistica Tesla.

Come se non fossero abbastanza la sua notorietà e la sua importanza a livello mondiale, l’8 gennaio 2021, grazie a un patrimonio di 188 miliardi di dollari, diventa l’uomo più ricco del mondo, battendo il “rivale” Jeff Bezos, CEO di Amazon. Tesla e SpaceX sono sicuramente le sue “invenzioni” più importanti: tramite esse, Elon cerca di cambiare il mondo e come noi lo vediamo, avviando un percorso di trasformazione della fantascienza in quotidianità. Nel 2003 fondò Tesla, casa automobilistica di veicoli elettrici, con l’intento di accelerare l’avvento delle batterie come nuovo motore delle auto: il primo storico prodotto fu la Tesla Roadster, un’auto sportiva, commercializzata in 31 paesi e contando 2,500 esemplari venduti. Dopo la Model S e la Tesla Model X, datate 2012, nel 2016 fu presentata la Tesla Model 3. Sul modello di queste due ultime auto si fonda la Tesla Model Y del 2020.

SpaceX, invece, fu fondata nel 2002, e porta avanti un progetto futuristico, impensabile fino a qualche anno fa: permettere all’uomo di stabilirsi sul Pianeta Rosso, su Marte, e ciò potrebbe accadere nel giro di 4-6 anni. Musk ha già le idee chiare in testa, tanto che, a partire da novembre, ha messo all’asta i suoi beni, le sue case e varie proprietà: le uniche cose di cui non vuole privarsi sono le azioni delle sue due aziende principali. Difatti, egli sta cercando di procurarsi un auto-finanziamento per poter costruire una città su Marte, trasformando l’umanità in una specie multi-planetaria. Un obiettivo arduo, impossibile, ma non per lui, convinto che l’uomo nel giro dei prossimi 5 anni possa lasciare casa, direzione Pianeta Rosso.