Infodemia: come condiziona le nostre vite?

Una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, inonda la nostra quotidianità rendendo difficile orientarsi su molti argomenti anche di stringente attualità per la difficoltà di individuare fonti affidabili. Questo è ciò che ci spiega Wikipedia sul fenomeno conosciuto come ‘infodemia’. Per analizzarlo in modo corretto occorre in primis verificarne le cause. Senza dubbio alla base vi è il processo di globalizzazione, ossia la diffusione su scala mondiale di informazioni, che è a sua volta il risultato dell’incessante ricerca attuata dall’uomo nel corso dei secoli di nuovi mezzi che andassero a migliorarne le condizioni di vita.

La globalizzazione ha cambiato radicalmente la vita degli esseri umani, andando a velocizzare processi di comunicazione e di trasporto che in passato sono sempre stati molto lenti e, talvolta, impossibili.

Naturalmente tale svolta è stata molto positiva, basti pensare che al giorno d’oggi ci sono sufficienti pochi secondi per connetterci con il resto del mondo; tuttavia, questo può portare a un disorientamento mediatico, dovuto all’eccessiva quantità di informazioni che circolano sul web.

A ciò si aggiunge che la libertà di parola fa sì che tutti abbiano la possibilità di esprimere la propria opinione su un determinato argomento. È chiaro che questo sia molto positivo ed emblema di una società libera; tuttavia, quando ci si trova a dover affrontare situazioni molto delicate e già di per sé poco chiare, lasciare spazio a ipotesi e “teorie” di persone incompetenti non fa altro che aumentare la confusione delle persone. 

Caso significativo è l’emergenza sanitaria del COVID-19. In questi mesi siamo stati sommersi da una continua quantità di informazioni contraddittorie tra loro. A partire dalla candeggina iniettata in vena per combattere il virus, il fatto che assumere tanta vitamina C e D potesse prevenire il contagio, ma anche la notizia secondo la quale non avere sintomi significava non aver contratto il virus, ma ancora che gli animali fossero portatori del virus e molte altre notizie false. Di fronte a una situazione così delicata e nuova, queste informazioni sono state ritenute vere da molte persone e hanno creato, talvolta, situazioni molto pericolose, alimentando il panico già presente.

Per evitare di incorrere in questi problemi è quindi necessario esaminare minuziosamente tutte le notizie con cui entriamo in contatto, ricercando le fonti più attendibili e ascoltando solo le persone competenti affinché si riesca ad avere le idee chiare su una determinata tematica, nonostante questo crescente bombardamento mediatico.

                                                   

Lucrezia Canci, IV A liceo classico T. Parentucelli