Pensieri in voga

Cos’è il canottaggio?

Il canottaggio è uno sport acquatico che viene praticato su specifiche imbarcazioni dalla forma estremamente affusolata, nelle quali gli atleti siedono su seggiolini mobili scorrevoli, chiamati carrelli, orientati verso poppa e usano dei remi per farle muovere. È uno sport che richiede un’estrema resistenza e velocità e può essere praticato su qualsiasi specchio d’acqua, vale a dire su: fiumi, laghi o sul mare. Può servire a poco sviluppare la forza, la resistenza muscolare e il massimo consumo di ossigeno se queste qualità non possono migliorare la velocità dell’imbarcazione. Il fine di un canottiere è quello di ottenere che la barca corra più veloce, considerandosi come forza motrice, a differenza di altre barche — usate ad esempio nella vela — dove la forza motrice può essere, per l’appunto, una vela o un motore.

I tipi di barche

Le principali differenze nelle imbarcazioni usate per il canottaggio sono date dal numero di componenti dell’equipaggio — che possono essere uno, due, quattro od otto —, dal numero di remi azionati da ogni vogatore — che possono essere uno (di punta) o due (di coppia) — e dalla presenza o meno di un timoniere (si parla, quindi, di “con” e “senza). Nelle barche lunghe, ossia quelle barche con più di un vogatore, è di vitale importanza la figura del capovoga, colui che siede sul primo carrello partendo da poppa. Il compito del capovoga è quello di dare il giusto ritmo alla barca e di scegliere un’altrettanto giusta strategia di gara. Le barche singole sono: lo “skiff”, lungo 8,10 metri (è infatti chiamato otto e dieci), e il “singolo”, lungo 7,20 metri (è chiamato sette e venti). Le barche a due posti sono: il “doppio”, lungo all’incirca 10 metri, e il “due senza”, lungo 10,3 metri. Le barche a quattro posti (lunghe 13 metri) sono: il “quattro di coppia”, il “GIG 4x con”, il “quattro con”, il “quattro senza” e lo “jole 4x con”. Infine, l’unica barca a otto posti è l’”otto”, che è anche chiamato “8+/8 con”, perché è sempre presente il timoniere.

Le diverse categorie

Nel canottaggio sono presenti varie categorie. Esse sono:
Allievo A (10 anni): Un allievo A può svolgere soltanto attività preagonistica e ludico-ricreativa in imbarcazioni di tipo propedeutico, come il “singolo sette e venti”. Può partecipare a gare promozionali su una distanza massima di 250 metri e con non più di sei corsie, senza classifica d’arrivo e premiazione diversa tra i partecipanti. Non può partecipare a gare nella categoria superiore (alcune categorie possono se sono abbastanza forti).
Allievo B1 (11 anni): Un allievo B1 può gareggiare nel “singolo sette e venti” su non più di sei corsie. Può partecipare a gare nella categoria allievi B2.
Allievo B2 (12 anni): Un allievo B2 può gareggiare anche nel “doppio” e nel “quattro di coppia”. Non può partecipare a gare di categoria superiore.
Allievo C (13 anni): Un allievo C può gareggiare nelle stesse barche degli allievi B2, con l’aggiunta del “singolo otto e dieci”. Può partecipare a gare di categoria superiore nella specialità di coppia e con remi di tipo Macon (a cucchiaio).
Cadetto (14 anni): Un cadetto può gareggiare anche nelle barche a punta con i remi a mannaia. Non può partecipare a gare di categoria superiore.
Ragazzo (15 e 16 anni): Un ragazzo può partecipare a gare nella categoria Junior.
Esordiente o Junior (da 17 a 26 anni)
Senior e Under 23
Pesi leggeri: Un equipaggio maschile PL, escluso il timoniere, non deve avere un peso medio superiore a 70 kg. Nessun singolo vogatore PL può pesare più di 72,5 kg. Un equipaggio femminile PL, escluso il timoniere, non deve avere un peso medio superiore a 57 kg. Nessuna singola vogatrice PL può pesare più di 59 kg.
Master (27 anni in su): Ci sono differenti sottocategorie Master: A (età minima 27 anni), B (età media 36 anni o superiore), C (età media 43 anni o superiore), D (età media 50 anni o superiore), E (età media 55 anni o superiore), F (età media 60 anni o superiore), G (età media 65 anni o superiore), H (età media 70 anni o superiore), I (età media 75 anni o superiore), J (età media 80 anni o superiore) e K (età media 85 anni o superiore). Queste categorie di età non si applicano ai timonieri. Ogni canottiere della categoria Master è responsabile della propria salute e forma fisica, secondo il riferimento alla norma 99 “Salute dei canottieri”.

Il para-rowing

Il para-rowing, fino al 2012 chiamato Adaptive Rowing (Canottaggio adattato), è il canottaggio di coppia o di punta destinato ad atleti con una disabilità ammissibile. Per loro è stato definito uno status di classificazione ai sensi della Pararowing Classification Regulations. Le imbarcazioni sono equipaggiate con speciali sedili che variano a seconda della disabilità dell’atleta e con sistemi di galleggianti chiamati “pantoons”, che agiscono da stabilizzatori e che vengono fissati agli scalmi (gli appoggi del remo) della barca per garantire un incremento della stabilità. Di solito, la maggior parte dei para-rower utilizzano soltanto le braccia e la schiena. Sono pochi coloro i quali riescono a fare anche uso delle gambe.

La tecnica di voga

La remata inizia nella cosiddetta posizione di “finale”, ossia con le parole inserite nell’acqua e poste parallelamente rispetto ad essa. Il vogatore ha le gambe distese, il corpo leggermente piegato all’indietro oltre i 90º e le braccia raccolte al petto con i gomiti ben aperti.
Il vogatore porta avanti le braccia e, una volta distese, porta avanti il tronco con una contrazione della fascia lombare. Le gambe restano distese.
Le pale vengono ruotate di 90º in modo da renderle perpendicolari all’acqua quando il vogatore raggiunge la metà del carrello, mentre si porta in avanti fino a raggiungere la massima estensione, la “posizione d’attacco”.

Questa analisi è molto tecnica, ma tutti i movimenti dovranno susseguirsi come un ciclo continuo. È importantissimo essere pronti per la palata successiva prima che il carrello si muova in avanti!
Il vogatore utilizza tutti i muscoli più importanti del corpo e per questo è considerato uno degli sport più completi, se non il più completo in assoluto, a livello fisico.

Il remoergometro

Il remoergometro, anche chiamato semplicemente vogatore (o macchina infernale), è un attrezzo che riproduce fedelmente il gesto che il canottiere compie in barca, con la sola differenza della diversa sensibilità: il remoergometro è saldamente poggiato a terra, mentre la barca galleggia sull’acqua! Viene utilizzato, di solito, per affinare la tecnica o quando fuori c’è cattivo tempo o è notte. Esistono, dal 1981, delle gare di Indoor Rowing (Canottaggio al chiuso) dove i canottieri si devono sfidare su varie distanze. La più comune è la distanza olimpica di 2000 metri e ci sono dei record riconosciuti per categorie di età per questo e altre distanze.

Il canottaggio è probabilmente lo sport più difficile in assoluto. Di sicuro rientra nella top 3, assieme al pugilato e all’hockey sul ghiaccio. Il video del canale ufficiale delle Olimpiadi (https://youtu.be/bGuTgIfDU_k) mostra proprio come ci siano davvero pochi atleti in grado di raggiungere certi livelli di stress fisico.
“Il canottaggio è uno sport in cui si stringe la mano a chi è più bravo di te, un luogo dove puoi vincere o perdere, ma dove nessuno viene lasciato indietro, soprattutto quando le cose si mettono male. Perché nessuno meglio di un canottiere conosce il reale significato di un’espressione oggi fin troppo abusata come ‘siamo tutti sulla stessa barca’”.

Andrea Romano 2Q Classico Cambridge 2.0 – liceo Vico Napoli