Chi sono i bulli?

Di Valentina Riva

Con il termine bullismo si indica una forma di comportamento sociale di tipo violento e intenzionale, tanto di natura fisica che psicologica, ripetuto nel corso del tempo e attuato nei confronti di persone percepite come più deboli dal soggetto che perpetra l’atto in questione.

Ogni giorno se facciamo una ricerca su internet ci troviamo davanti ad articoli di vario genere che parlano di bullismo. Si tratta di un fenomeno dilagante nelle scuole dove, ormai quasi ogni giorno, alcuni ragazzi usano violenza sui loro coetanei. A volte basta aprire gli occhi per rendersi conto che anche nella propria scuola episodi del genere non sono poi così rari. Non è raro infatti che alcune vittime di bullismo, esasperate, cadano in depressione o peggio decidono di togliersi la vita.

Ma chi sono i bulli? Spesso altro non sono che ragazzi isolati ed emarginati che, invece di cercare di stringere rapporti normali con i propri compagni di classe, cercano di affermare la propria identità tramite atti di violenza allo stato puro contro coloro che vengono considerati più deboli. Abbiamo sentito al telegiornale di ragazzine che mandavano foto intime al fidanzato e questo, per sentirsi più bello e potente, le mostrava a tutti i compagni di classe umiliando la ragazza.

Interi trattati, articoli di giornali e libri sono stati scritti sull’argomento eppure, ancora oggi, sono tanti i ragazzi vittime di violenza. Alla base del bullismo, volendo guardare questo fenomeno nel modo più oggettivo possibile, vi è un problema di inclusione sociale. Da questo punto di vista potrebbe quasi sembrare che bulli e bullizzati si trovino dalla stessa parte, impauriti e potenzialmente soli. Servirebbe quindi forse un programma scolastico attento all’inclusione di tutti gli alunni della classe.