L’epoca delle Fake news

Di Valentina Riva

Fake news è un termine che deriva dall’inglese che si traduce letteralmente in italiano notizie false e che viene utilizzato per indicare bufale, errori di stampa, teorie complottistiche, notizie non verificate e informazioni false messe online per scopo di lucro (click-baiting).

Il tema delle fake news fa parte ormai da qualche anno del dibattito pubblico e non solo, nonostante le bufale siano sempre esistite. Indubbiamente il fenomeno è reale, ma bisogna fare attenzione a non amplificarlo. Questo perché lo scopo di una fake news non è quello di convincere, ma di creare confusione, in modo da minare la fiducia nelle fonti ufficiali. Nel caso Trump le fake news diffuse in rete hanno contribuito a screditare i media, creando indecisione. Il fenomeno è oggi molto più evidente rispetto a un decennio fa, anche grazie alla rete, che si contraddistingue per la maggior facilità di accesso da parte degli utenti che, essendo diventati anch’essi produttori di contenuti, hanno la possibilità di condividere e amplificare le notizie. A favorire il tutto la possibilità di ricorrere all’anonimato da parte degli utenti e la maggior facilità di accesso alla rete. Il problema quindi esiste, ma la risposta non può essere data per via giudiziaria, perché la magistratura non dispone ancora degli strumenti necessari ad arginare il fenomeno. In pochi mesi abbiamo visto aziende come Facebook è passato dalla totale negazione del fenomeno delle fake news all’idea di doverci fare i conti. Il fatto che il tema della veridicità delle notizie e dei contenuti non sia più considerato «nuovo» potrebbe indurci a sottovalutarlo e trascurarlo. In conclusione, le bugie sono più forti della verità, questo perché le notizie false, essendo nuove, attivano emozioni più potenti, suscitando maggior curiosità e sorpresa.