IL PERICOLO CHE RAPPRESENTANO LE STRADE

Al giorno d’oggi ciò che più caratterizza la nostra società è l’uso della tecnologia e la facilità di spostarsi da un luogo ad un altro in un tempo molto breve e più di un quarto della popolazione mondiale dispone di almeno un mezzo di trasporto privato. Però, insieme al beneficio che queste nuove strutture forniscono all’uomo, bisogna tener conto della grande responsabilità e pericolo che comportano per se stessi e soprattutto per gli altri. Nel 2019, solo in Italia, sono stati registrati 172.000 incidenti stradali con lesioni, con quasi un calcolo di nove morti al giorno, numero che si crede sia diminuito rispetto agli anni precedenti. Per l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, gli incidenti stradali sono la nona causa di morte nel mondo per gli adulti, ma cosa più grave sono la prima causa di morte tra i giovani compresi nella fascia di età tra i 15 e 19 anni, e la seconda per i ragazzi tra i 10 e 14 anni. Preoccupante è l’incremento di vittime tra i più giovani, che ogni anno tende ad alzarsi. Si stima che se non dovessero essere prese adeguate contromisure, entro il prossimo anno rappresenteranno la terza causa di morte globale. Purtroppo questo problema è molto trascurato, nonostante comporti anche degli elevati costi sociali (l’1% del PIL nazionale). I principali motivi per i quali il numero d’incidenti è così elevato sono vari e i dati statistici dell’ANAS (Azienda Nazionale Autonoma delle Strade) dimostrano che tra questi vi sono alcool, sostanze stupefacenti e soprattutto l’uso eccessivo dello smartphone. Tutti questi fattori alterano lo stato di coscienza e responsabilità, distogliendo l’attenzione dalla guida. Questi elementi, aggiunti all’incoscienza delle persone e al non rispetto delle regole, portano a questo numero così elevato d’incidenti. Inoltre importante è anche il ruolo dei giovani alla guida, che troppo spesso, come dimostrato dal Dipartimento di Psicologia della Sapienza, per divertimento e per andare alla ricerca di pericolo violano le norme del codice stradale. Per far fronte a questo problema, nel 2001 è nato il progetto Icaro, su volontà della Polizia di Stato; tale iniziativa ha come obiettivo principale far comprendere ai giovani l’importanza e il rispetto delle regole, soprattutto quelle stradali, che consentono una maggiore protezione per se stessi e per gli altri.

Purtroppo questo tasso di mortalità per questa fascia d’età non dipende unicamente dall’imprudenza o inesperienza dei giovani alla guida, ma dalla sottovalutazione generale del pericolo che rappresenta la strada. Infatti il 90-95% degli incidenti stradali sono da attribuire a errori umani, che in alcuni casi possono essere favoriti dalla poca responsabilità e non curanza da parte degli enti territoriali, che non garantiscono piena sicurezza e manutenzione delle strade. Si potrebbero trovare varie scusanti e giustificazioni, ma il vero problema che andrebbe risolto per diminuire non solo gli incidenti stradali, ma gran parte dei problemi mondiali, dovrebbe essere uno sviluppo di una maggiore coscienza e responsabilità personale che porti perciò a una maggiore attenzione e prevenzione in ogni ambito quotidiano.

Ludovica Bianco 3E