Chi è un eroe?

Un eroe è colui che di fronte ad una sfida non si arrende mai. Un eroe è colui che dona anima e corpo pur di far prediligere il bene sopra il male, contro i soprusi dei più forti e potenti, di coloro che vogliono il proprio bene rispetto al bene comune e al giusto. Eroe è un medico che compie un’operazione di ore e ore per salvare la vita a qualcuno che neanche conosce; eroe è un soldato, o un carabiniere, che per il bene dei cittadini e della loro libertà rischia la vita contro chi di bene non ne capisce proprio; eroe è un avvocato che cerca ogni minimo appiglio per ottenere giustizia verso il suo protetto, non lasciando un singolo reato impunito. Eroi siamo tutti noi, che con ogni piccola buona azione cerchiamo di migliorare la nostra società. Ma nel mondo in cui viviamo, dove il denaro detta legge, dove l’etica non è più personale, dove un’opinione può (ironicamente) costarti la libertà di parola, non si può più riporre fiducia in un eroe personale. L’era dei politici per passione è finita, e se il governo stesso non può rappresentare un esempio per i propri cittadini, allora l’unico porto sicuro rimasto al singolo individuo è sé stesso.

Il mio eroe sono io, un eroe che non mi tradirà mai, che non potrà mai abbandonarmi. Quando tutto si fa più veloce, i rapporti umani si accorciano: chi parte per lavoro, chi si sposta per studiare, chi insegue un sogno e chi semplicemente è stanco di far parte di quel brodo freddo che è il proprio paesino. Ma una cosa rimane certa, cioè che finché ci sarò io, non mi potrò mai abbandonare, e per quanto scontato possa sembrare non tutti riescono a trovare in sé stessi le certezze che cercano in altri, e la spiegazione è semplice: l’amara disillusione, provocata dalla perdita di qualcuno o qualcosa nel quale ci si è persi, immersi, aperti, che porta a questa conclusione è difficile da sopportare, chi non ha abbastanza forza d’animo preferisce distrarsi nell’attesa che essa svanisca, lasciandosi però alle spalle un’opportunità per crescere e acquisire la consapevolezza che chi ci sarà veramente sempre per noi, siamo noi stessi. Eppure sono ancora convinto, voglio ancora credere che un eroe per noi tutti esista, quella persona che quando ci sentiamo rinchiusi in una stanza buia entra dalla porta con una candela per illuminarci la strada e aiutarci a trovare l’uscita. Io quell’eroe non l’ho ancora trovato, ma sono sicuro che là fuori ci sia qualcuno che, proprio come me, cerca il proprio eroe, e fin quando non si farà vivo, quell’eroe dovrò essere io. Dovrò essere io a tirarmi su, a motivarmi, a cercare il bene nel male, a non mollare neanche quando sarebbe più facile mandare tutto all’aria… ma fino ad allora, almeno, avrò la consapevolezza di essere l’eroe di qualcuno.

Antonio Maria Pasquale Bastanza VB