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La violenza domestica non si ferma neanche davanti al covid

STOP ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

Un uomo di 38 anni picchia la compagna incinta con una pentola; la donna afferma di subire umiliazioni e maltrattamenti da anni.
3/04/2020

Neanche il virus ferma gli abusi e le violenze sulle donne:

boom di chiamate ai centralini
anti
violenza. Le vittime inviano per disperazione
anche messaggi su whatsapp ed e-mail.
7/04/2020

 


Cinque anni di botte e insulti alla moglie; arrestato un uomo a Sesto San Giovanni.
La polizia ha trovato l’uomo che prendeva a calci il portone, minacciando la donna, la quale ha poi spiegato alla polizia le violenze che subiva da tempo.
Picchiata e umiliata davanti al figlio e al padre.

22/04/2020

 

La violenza contro le donne rappresenta un importante problema di sanità pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani. Questi maltrattamenti hanno effetti negativi a breve e a lungo termine, sulla salute fisica, mentale e sessuale della vittima in questione. Le conseguenze su una donna possono essere le seguenti; isolamento, incapacità di lavorare, di prendersi cura di se e dei propri figli. Inoltre si recano danni dal punto di vista psicologico della persona che assiste a tali violenze, come per esempio i figli, che in seguito presentano disturbi comportamentali ed emotivi. Dunque l’OMS (organizzazione mondiale della sanità), ha reso il 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza che invita i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più gravi e devastanti violazioni dei diritti umani. Il colore scelto in Italia durante questa giornata è il rosso ed uno degli oggetti simbolo è rappresentato dalle scarpe rosse da donna ,esposte nelle piazze o nei luoghi pubblici, rappresentanti le innumerevoli vittime di violenza e femminicidio. La campagna ha una durata di 16 giorni detti giorni di attivismo, nei quali si promuovono iniziative finalizzate al cambiamento, all’uguaglianza del genere e alla fine di abusi e maltrattamenti.

Bisogna assolutamente fermare tutto questo!!!! Gli uomini non possono permettersi di abusare, maltrattare e umiliare una donna solo perché facendolo si sentono “grandi” e superiori a tutto, non accorgendosi, o meglio fregandosene delle conseguenze delle proprie azioni recando danni per primo alla vittima e poi ai bambini costretti ad ASSISTERE. A tutto questo vanno ad aggiungersi le circostanze sfavorevoli dovute all’emergenza covid: chiusura in casa, nervosismo per perdita di lavoro che può aumentare la frustrazione nell’uomo e ridurre le possibilità per la donna di trovare vie di uscita. L’unico modo, secondo me, per fermare ciò, OLTRE A promuovere ogni iniziativa POSSIBILE, è parlare e denunciare ogni tipo di abuso senza vergognarsi, perché l’unico modo per vincere è non dimostrare di avere paura, altrimenti l’uomo ne approfitterà sempre. Ovviamente altra condizione imprescindibile è che al coraggio della donna sia affiancata maggiore e costante protezione da parte delle istituzioni su cui c’è ancora molto da fare. Diversamente il femminicidio non finirà mai.

Noemi Mattina 3E