Lettera a Samuele Modiano

Caro Sami Modiano,

ti voglio dire che ho visto la tua intervista e sono stato colpito da quello che hai vissuto e raccontato. Con quella storia hai tirato fuori da me tante emozioni. Per la deportazione degli ebrei nei campi di concentramento provo molta tristezza per i milioni di morti in quei campi di concentramento, ho provato anche rabbia. 

Quando dici che dopo aver finito di lavorare andavi da tuo padre mi sono incuriosito dato che altre persone non potevano neanche guardare i propri genitori.

Tu avevi una sorella e anche io ne ho una, Aurora 9 anni più di me cioè 19, e se fosse capitato a me potevo pure sopravvivere ma anche no. Questo perché avendo una sorella o un fratello più  grande o più piccolo era più probabile sopravvivere. A te è capitato che l’hanno portata via ed è morta in quelle camere a gas . Mi sono commosso quando tuo padre ti dice che va all’ ambulatorio per farla finita ed è una cosa orribile che volesse morire , come tua sorella . Questo perché non sopportava più le cose orrende che succedevano in quei campi o nella seconda guerra mondiale.

Firmato: Alessandro Rebecchi.

Scuola Primaria Salgari di  Genova