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“Liberate Carlo Gilardi” il pensionato ricoverato, contro la sua volontà, in ospizio

Recentemente, a Merate, in un piccolo comune del nord Italia, Carlo Gilardi novantenne e professore in pensione, è stato ricoverato, contro la sua volontà, in un ospizio per anziani.

Inizialmente, l’uomo era scomparso per alcune settimane, solo successivamente si scoprì che era stato portato in una casa di riposo, poiché secondo delle analisi non era in grado di autogestirsi. La decisione del ricovero è stata presa dall’amministratore di sostegno del novantenne, che avrebbe dichiarato, come l’uomo non fosse più in grado di autogestirsi. Dichiarazioni smentite dalla famiglia e dai medici che si sono occupati del caso.

L’anziano professore, definito dagli abitanti del paese come un uomo gentile e pronto ad aiutare il prossimo, ha diffuso la sua protesta anche attraverso il programma “Le iene”, da cui tutta l’italia ha saputo della notizia. Il caso è stato presentato come quello di un uomo anziano, indubbiamente generoso, sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio per le sue condizioni di salute.  

“È dunque essenziale sapere se il professor Gilardi abbia mai presentato turbe psichiche di rilievo, in particolare turbe psicotiche o deficit cognitivi legati all’età. A tutta prima non si ha questa impressione ascoltando le sue dichiarazioni in televisione e sul web, che però non possono sostituire un esame clinico”. Queste sono le parole dei parenti e di chi conosceva Carlo, un uomo anziano che, come riportato da “le iene”, ha la sola colpa di essere stato gentile.

Adesso i media narrano che diversi familiari, assistiti da un avvocato, si stanno interessando al caso del loro congiunto , ma una domanda che sorge spontanea è perché non lo hanno fatto prima? Perché nessuno di loro sia stato nominato come AdS? Sono ancora molti i quesiti sul caso, purtroppo.

Al momento sappiamo che è in corso un procedimento penale, all’interno del quale diverse persone( fra le quali, il badante del signor Carlo) sono indagate per frode. Per loro il Pubblico Ministero avrebbe addirittura chiesto il rinvio a giudizio. Ciò che i familiari del signor Gilardi (ed anche tutta l’italia) chiedono è che l’uomo ritorni alla sua vita di sempre, nel paesino in cui ha sempre vissuto.

Giorgio Patanè, III B