• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Studiare e trasferirsi nel Regno Unito dopo la Brexit? Johnson canta vittoria, ma noi meno.

Studiare e trasferirsi nel Regno Unito dopo la Brexit? Johnson canta vittoria, ma noi meno.

Cosa comporta la Brexit per gli italiani che vivono, studiato o sognano di trasferirsi in Gran Bretagna? Giovedì 24 dicembre è stato infatti finalmente portato a termine l’accordo tra Londra e Bruxelles sull’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, infatti con la dichiarazione di Boris Johnson viene annunciato il tanto atteso accordo. ‘Abbiamo mantenuto le promesse, abbiamo fatto la Brexit, abbiamo ripreso il controllo del nostro futuro e risolto la questione che ci ha tormentato per decenni’ dichiara il primo ministro britannico in diretta tv.

Come si legge nelle oltre 2000 pagine, dall’inizio del 2021 la libera circolazione tra Europa e Regno Unito cesserà, infatti per migrare in UK in cerca di un lavoro si dovrà possedere un visto, il quale si può avere solo se si ha già un’offerta di lavoro o un salario previsto di almeno 26 mila sterline.  Inoltre, bisogna possedere almeno di unlivello B1 di inglese.

Per coloro che sono interessati al Regno Unito come meta turistica non ci sono grandi stravolgimenti, non ci sarà bisogno di un visto, ma sarà necessario il passaporto e non si potrà soggiornare per più di tre mesi.

Mentre per quanto riguarda i cittadini italiani che vivono in UK, essi potranno ottenere lo Stato di residente permanente o provvisorio, ma solo se vivono nel Paese da meno di 5 anni. Il riconoscimento di questa condizione “provvisoria” è valido solo per 5 anni, in seguito si potrà fare domanda per quella “permanente”.

Una decisione abbastanza drastica nel campo dell’istruzione è il forte aumento delle tasse universitarie e la rinuncia del programma Erasmus. Gli europei che a partire dal 2021 vorranno studiare nel Regno Unito dovranno, al pari degli studenti che sono non inglesi o extra-europei, richiedere un visto e pagare le tasse universitarie, le quali possono arrivare fino a 30mila sterline all’anno, non potendo più usufruire dei vari prestiti studenteschi (Student loan). Le conseguenze però riguardano anche gli studenti inglesi che non potranno più fare un’esperienza Erasmus. Boris Johnson ha annunciato di voler comunque rimediare all’uscita dal programma Erasmus creandone uno nuovo, intitolato ad Alan Turing, colui che durante la Seconda Guerra

Di Alessia Tonelli