Il nostro patrimonio culturale: cosa abbiamo perso

Nel corso della storia molte opere d’arte sono andate perdute: alcune sono state rubate, alcune sfregiate e poi distrutte, altre ancora si sono rovinate irrimediabilmente a causa di catastrofi naturali. L’alluvione avvenuta a Firenze nel 1966, ad esempio, causata dallo straripamento dell’Arno, portò, oltre a numerosi danni in città, alla rovina di molti dei dipinti esposti nella galleria degli Uffizi e alla completa distruzione di un Crocifisso dipinto da Cimabue. I terremoti avvenuti, invece, nel centro Italia (in particolare nella zona marchigiana e abruzzese) hanno causato danni ingenti soprattutto a monumenti, chiese, basiliche e importanti centri storici, che aspettano tutt’oggi di essere riportati alla loro antica bellezza.

Ma non sono stati solo i fenomeni naturali a causare danni al patrimonio culturale: anche le guerre (soprattutto la Seconda guerra mondiale) hanno inciso e incidono tutt’ora notevolmente sulle opere d’arte e la conservazione dei cosiddetti beni culturali, non solo perché li danneggiano ma anche perché spesso diventano l’alibi per rubarli e rivenderli. Un esempio di opere divenute bottino di guerra è il cosiddetto “tesoro di Hitler”: infatti, durante il periodo nazista, in Germania, vennero trafugate circa 600 mila opere d’arte, tra cui dipinti, sculture e mobili, agli ebrei deportati nei campi di concentramento. Opere che ancora oggi non sono state restituite ai legittimi proprietari o alle loro famiglie, dal momento che manca un adeguato provvedimento legislativo che ne implichi la restituzione.

Sempre durante la seconda guerra mondiale, un grande incendio distrusse più di un centinaio di quadri di valore inestimabile, contenuti in un complesso di torri fortificate in cemento armato che originariamente aveva la funzione di rifugi antiaerei; vista la sua impenetrabilità e poiché i musei venivano bombardati frequentemente, tale rifugio era divenuto un luogo sicuro in cui custodire le opere d’arte. A causa dell’incendio, però, sono andati persi circa 400 dipinti, di artisti anche molto rinomati, come per esempio Caravaggio.

Eventi simili, tuttavia, non riguardano solo il passato. I continui bombardamenti che avvengono in Siria, oltre ad essere un danno per la popolazione, hanno portato alla distruzione di un vastissimo patrimonio archeologico millenario: ad Aleppo è stata fatta esplodere l’antica moschea degli Omayyadi, oltre agli incendi che hanno devastato le abitazioni e i mercati in legno, a  Damasco molti quartieri sono stati spazzati via dall’orrore della guerra, come numerose moschee, e a Palmira i templi e tutto il ricco sito archeologico sono stati distrutti.

di Iris Franceschini, 3B CL

Alcuni volontari salvano un quadro esposto agli Uffizi dall’alluvione di Firenze (4 novembre 1966)
www.mostre.sba.unifi.it

Fonti:

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Incendio_della_Flakturm_Friedrichshainhttps://www.google.it/amp/s/www.panorama.it/amp/siria-le-citta-che-abbiamo-perso-2644791893https://www.google.it/amp/s/amp24.ilsole24ore.com/pagina/ACRKOXEBhttps://it.m.wikipedia.org/wiki/Alluvione_di_Firenze_del_4_novembre_1966