Lettera a Liliana Segre

                                                                                                                                    Trapani, 27 gennaio 2021

Cara Senatrice,

ho sentito tante volte, in documentari o trasmissioni, testimonianze dell’olocausto ma mai prima della sua, nessuna mi ha colpito così tanto. Ciò sia perché lei è una testimone della violenza che è stata compiuta su migliaia di esseri umani, violenza senza ragione, sia perché è riuscita a parlarne con grande forza alle persone e soprattutto ai ragazzi. Lei ha sempre dimostrato una grande forza nel rivivere sempre l’inferno da cui è sfuggita, per raccontarlo e portare testimonianza. È triste che lei si è definita l’altra, è triste e pauroso quello che ha vissuto suo padre e gli altri uomini che venivano interrogati e picchiati, ed è ancora più spaventoso è stato il racconto di quell’assurdo viaggio di tutti voi, grandi e piccoli ammassati nel treno e poi della fame che vi ha fatto buttare nel letame in cerca di cibo. Lei ha davvero ragione quando dice che non dobbiamo sprecare il cibo, che dobbiamo consumare quello che sta per scadere per non buttarlo. Sarebbe bello se ci potessimo vedere virtualmente con la mia scuola  o se lei mandasse un messaggio alla mia classe, sempre considerando i suoi impegni da Senatrice

Giuseppe Catalano

Classe II C

Istituto Comprensivo Eugenio Pertini Trapani