Nadia Toffa: una guerriera fino alla fine

Più o meno tutti noi conosciamo la storia di questa giovane donna, Nadia Toffa, scomparsa nel 2019 per un tumore. Come si può notare dalle interviste svolte a sua madre, Margherita, Nadia era una donna spontanea e piena di voglia di vivere. Ha combattuto per circa 2 anni contro un tumore celebrale, che l’aveva colpita nel dicembre 2017. Noi oggi la ricordiamo come la guerriera che non ha mai smesso di voler vivere fino alla fine, anche quando, purtroppo, non si reggeva più in piedi. È diventata nota proprio per la sua bontà e gentilezza, era piena di cuore Nadia. Il suo obiettivo, come aveva dichiarato in tv, è sempre stato quello di aiutare le persone bisognose, soprattutto quelle affette da malattie incurabili. Si dice che lei sia morta per una malattia incurabile, diversa dal cancro.

Lei, anche se stava male, non lo dava a vedere perché quello che lei voleva era vivere: vivere sempre con il sorriso e non perdersi mai d’animo; oltre a questo, come probabilmente un po’ tutti facciamo, non voleva far soffrire la sua famiglia vedendola in quello stato. È questo il messaggio che ha voluto trasmettere, anche quando dopo poco è tornata sul set delle Iene, il suo luogo, dove si sentiva se stessa. Ha in seguito dichiarato che lei in quel momento stava indossando una parrucca e di questo nessuno se ne doveva e se ne deve vergognare; perché è normale, questo è ciò che succede se si è malati terminali. Il cancro, probabilmente, l’aveva aiutata moralmente perché era diventata più forte e più consapevole di sé. Dall’altra parte, fisicamente è una battaglia troppo dura poiché ti senti vulnerabile.

Nadia era speciale, c’era sempre nel momento del bisogno e faceva di tutto per sistemare i problemi che potevano venirsi a creare. Si racconta che sia stata una bambina a darle la forza di andare avanti: se poteva farcela una bambina, ce la poteva fare anche lei!

Nadia rimarrà nell’anima di tutti, era un po’ come una Lady Diana, con altre difficoltà, un’altra principessa dei cuori. In questo mondo abbiamo veramente bisogno di persone così.

Angelica Moretti 3AL