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Quattordici anni e non sentirli: Jessica Ciano, dalle giovanissime alla prima squadra

Jessica Ciano, classe 2006, è una giovane e talentuosa giocatrice di calcio della prima squadra del Tabiago Femminile. Nell’intervista ci ha parlato del suo rapporto con il calcio e di come, col passare degli anni, questa sua passione è cresciuta sempre di più, fino al punto di volerla trasformare in un lavoro. 

A che età hai iniziato a giocare a calcio?

“Quando avevo cinque anni e mezzo. Ho iniziato nella Polisportiva 2001 e sono stata lì per sette anni, poi ho fatto un anno nella Zanetti e due a Tabiago dove gioco tutt’ora.” 

Come ti è nata la passione per il calcio?

“Giocando con i miei amici al parco e vedendoli giocare ho deciso di provare anche io.” 

Come ci si sente ad essere la più piccola della squadra?

“All’inizio non volevo accettare la proposta perché ero la più piccola, però poi ho preso coraggio e ho deciso di provare anche se c’è tanta differenza di età e ogni partita è sempre una grande emozione.” 

In che occasione hai provato l’emozione più grande nel calcio?

“Ci sono tante volte in cui ho provato grandi emozioni, però credo che la più grande sia stata quando sono entrata nel CFT (campo di formazione tirocinanti).” 

Cosa pensi nel pre-partita nello spogliatoio? C’è una canzone in particolare che ti carica prima di iniziare una partita?

“Nei pre-partita ho sempre tanti pensieri. Sono sempre abbastanza preoccupata perché quando ero con le giovanissime le avversarie erano molto più gestibili, mentre adesso avendo più esperienza ed essendo molto più grandi mi mettono in soggezione.La canzone che mi carica di più è ‘scuola calcio’ di Raige.”

Fammi la telecronaca del goal più bello che hai fatto

“Il portiere della nostra squadra mi ha passato la palla, io ho attraversato tutto il campo scartando tutti, poi sono arrivata davanti all’area, il portiere è uscito per cercare di fermarmi, io l’ho scartato e ho segnato di tacco dato che ormai non c’era più nessuno a fermarmi.”

In che ruolo giochi? Il tuo ruolo rispecchia anche il tuo carattere nella vita fuori dal campo? 

“Esterno alto sinistro. Sinceramente non so se rispecchia proprio il mio carattere. 

Dove ti vedi nel tuo futuro calcistico?

“Spero in una squadra come la Juventus o l’Inter, ma soprattutto spero nella nazionale.”

Che squadra tifi? hai un giocatore o una giocatrice a cui ti ispiri?

“Tifo Juventus e mi ispiro molto a Zlatan Ibrahimovic.”

Cos’è il calcio per te?

“Il calcio per me è tutto, viene prima di qualsiasi cosa. È coraggio, determinazione, pazienza e astuzia. Per scartare un’avversaria bisogna avere un po’ di cattiveria e decisione. Bisogna puntarla e metterla a sedere, per poi arrivare in porta e far sdraiare anche il portiere, mettendo poi la palla nella rete. Un misto di emozioni che fanno pulsare sempre più il cuore. La domenica si scende in campo e poco importa chi si ha davanti, l’obiettivo è uno solo: portare a casa il risultato.  Superare il traguardo a testa alta perché solo chi vince viene ricordato e solo chi ci mette il cuore raggiunge il più alto risultato. È sacrificio e anche follia. Ogni volta che scendo in campo voglio dimostrare che la strada del calcio è la mia retta via.” 

Sofia Casari 3^BC