SAFER INTERNET DAY: “TOGETHER FOR A BETTER INTERNET” 

 9 FEBBRAIO 2021

 

Giornata indimenticabile per gli studenti della classe 1ª C Informatica dell’IIS “A. Avogadro” di Torino che insieme ai loro docenti Antonio Mandarano e Michele Botrugno hanno partecipano all’edizione online dell’evento #cuoriconnessi, organizzato anche quest’anno dal “Safer Internet Centre Italia”  nell’ambito della giornata mondiale del SID (SAFER INTERNET DAY) in collaborazione con Polizia Postale e delle Comunicazioni e Unieuro.

 

L’iniziativa, articolata in una prima sessione dedicata ai saluti istituzionali, ha avuto come filo conduttore le tematiche legate alla sicurezza e ai rischi della rete, ha animato la discussione e prodotto riflessioni legate alle testimonianze di vittime di cyberbullismo con interventi e attività seguiti in diretta streaming da una platea di oltre 265.000 giovani delle scuole secondarie di primo e secondo grado collegate da tutta Italia. https://www.youtube.com/watch?v=jwZI4L6fWKY&feature=youtu.be

Il dibattito in classe che ha coinvolto tutti gli studenti della 1ª C è stato animato dal Prof. A. Mandarano (Responsabile scolastico per il cyberbullismo) e dai Funzionari di Polizia Postale presenti a Scuola all’evento; dopo aver risposto alle domande e alle curiosità degli alunni sui temi della giornata gli Agenti hanno omaggiato gli alunni del 2° volume della serie #cuoriconnessi scritto da Ugo Pagliari “Cyberbullismo, bullismo e storie di vite on line. Tu da che parte stai?”.

https://www.cuoriconnessi.it/#progetto

A conclusione dei lavori i ragazzi sono stati invitati a fornire un personale sintetico contributo restituendo, su un modulo di Google predisposto ad hoc dal Prof. Botrugno, riflessioni e semplici pensieri suscitati da questa nuova esperienza.

 

 Le riflessioni:

…molti ragazzi della nostra età… prendono esempio da influencer… loro hanno una enorme responsabilità devono fare attenzione a cosa pubblicano sui social perché ci sono tanti ragazzi/bambini che li vedono e li emulano …anche nelle cose sbagliate… solo perché l’influencer è di poco più grande di noi ed ha tanti follower… dobbiamo sempre stare attenti a ciò che sentiamo e vediamo…

 

Questo argomento mi tocca particolarmente da vicino perché nella scuola media l’ho vissuto sulla mia pelle. Sono d’accordo su tutte le cose dette oggi; stimo molto il lavoro che viene svolto dalla Polizia Postale che affronta casi di ogni tipo e tutela le vittime in situazioni di difficoltà. Mi ha fatto molto piacere ricevere il secondo volume di #CuoriConnessi in quanto ero già in possesso del primo.

 

…noi tutti dobbiamo stare attenti a ciò che pubblichiamo sui social perché non sappiamo chi sta dall’altra parte dello schermo, inoltre dobbiamo stare molto attenti con chi parliamo sui social perché può esserci chiunque dietro allo schermo può fingere di essere un’altra persona e ci chiede magari delle nostre fotografie o informazioni personali, dobbiamo stare molto attenti con chi interagiamo sui social …chiedendo aiuto magari dai nostri genitori o fratelli/sorelle maggiori 

 

Questo evento è stato molto significativo e sicuramente ha colpito tutte le persone che lo hanno ascoltato con attenzione; a me per esempio ha colpito molto la storia di Camilla che per essere diversa è stata esclusa e bullizzata per aver colorato di rosso le punte dei suoi capelli. Per questo piccolissimo particolare non gli hanno lasciato un secondo di tregua; ma un giorno lei e la sua famiglia hanno finalmente deciso di denunciare tutto anche grazie al libro Cuori connessi. Questo evento mi ha colpito molto non solo perché i ragazzi hanno bullizzato una ragazza per via di una sciocchezza ma soprattutto perché la diversità ai tempi d’oggi da alcuni ragazzi non solo è vista molto male ma riescono ad influenzare altre persone che giudicano pur non sapendo niente della persona giudicata.

 

…non bisogna essere cattivi con la gente

 

L’evento di Safer Internet Day è stato a parer mio uno degli eventi scolastici migliori a cui io abbia partecipato, secondo me mi è stato molto utile e mi servirà in futuro su come comportarmi in determinate situazioni.

 

L’evento Safer Internet Day è stato un evento veramente curioso e interessante dal punto di vista di cyberbullismo e internet in generale; a me ha incuriosito veramente tanto la storia di Camilla perché solo per il semplice busto ha avuto un sacco di problemi, una cosa così tanto semplice da essere complicata. Soprattutto è riuscita ad uscire dalla situazione grazie alla polizia e i genitori. Sono anche riuscito, minimamente, a immedesimarmi in lei ma non perché sono stato bullizzato ma perché riesco facilmente a immedesimarmi in qualcuno e quei pochi istanti di immedesimazione ho solo provato una piccola parte di emozione che non pensavo potessi mai avvertire: era come se fosse strano e non vorrei mai vivere una vita con queste emozioni.

 

Per me l’evento odierno è stato utile anche per capire che il bullismo e il cyber-bullismo non deve esserci perché non sappiamo quello che le altre persone provano ed è brutto.

 

La parte dell’evento che mi ha colpito di più è quella in cui le due ragazze raccontavano i loro fatti accaduti come vittime del cyberbullismo.

 

È stato un bellissimo evento, molto interessante; mi sarebbe piaciuto poter ascoltare le domande di tutte le scuole collegate.

 

…i bulli e i cyberbulli sono persone poco intelligenti e prima di fare le cose non pensano.

 

E’ stato molto interessante mi è piaciuto molto quando sono intervenuti i ragazzi che erano stati bullizzati e hanno raccontato le loro esperienze e hanno raccontato anche quello che provavano. Io penso che il cyberbullismo sia più pericoloso di quello tradizionale perché si diffondono immagini messaggi e cattiverie in tutta la rete con molta facilità; per questo è molto importante pensare prima di fare qualche cavolata perché possono esserci conseguenze anche molti gravi per chi è vittima del cyberbullismo. È anche importante quando si subiscono atti di cyberbullismo avvertire i propri genitori, un insegnante o comunque una persona che ti possa aiutare. Spero che a me non succeda mai qualcosa del genere.

 

L’evento è stato davvero interessante, mi ha colpito molto il risultato che Cuoriconessi ha raggiunto. Riguardo all’opinione di Alessandro Scarpa penso che sia pienamente corretta perché una persona seguita da più di 4 milioni di follower sui social ha comunque una responsabilità, delle persone da portare dal “lato” giusto. Sono stati molto belli anche i filmati che abbiamo visto come il video girato da una scuola di Napoli e la canzone Rap riguardante i social.

 

Sono stato colpito molto dalle storie dei ragazzi, perchè erano molto coinvolgenti e si riuscivano ad immaginare le sensazioni e il dolore che provavano.

 

Martedì 9 Febbraio 2021 abbiamo partecipato all’evento CUORICONNESSI. L’evento mi è piaciuto soprattutto per il messaggio dato. Cyberbullismo, bullismo non dovrebbero esistere! Per farsi vedere fighi, belli, superiori alcuni ragazzi hanno atteggiamenti pessimi e bruttissimi contro le persone prese di mira, spesso già deboli. L’evento appunto ha trasmesso un bel messaggio! Bisogna avere il coraggio di dire tutto quello che accade ai genitori, amici… bisogna farsi aiutare e non tenersi tutto dentro per non rischiare, alla lunga, situazioni tragiche e drammatiche. Io spero vivamente che il messaggio sia arrivato proprio a loro…ai bulli… vorrei che capissero quanto male infliggono volontariamente a una persona che ha dei sentimenti… dovrebbero capire che non stanno parlando e insultando una pietra, ma un essere umano! LE PAROLE FANNO PIÚ MALE DELLE BOTTE!!!

 

Io credo che quest’evento sia stato molto istruttivo e interessante da vari punti di vista, perché si può percepire come alcune persone riescono a distruggere la vita altrui e come non possano sapere come si sentono le “Vittime”; inoltre mi ha fornito degli spunti di riflessioni molto istruttivi; … ringrazio il nostro coordinatore per averci dato la possibilità di partecipare all’evento!

 

…non bisogna essere cattivi.

 

L’evento odierno, tramite le storie delle vittime di bullismo e cyberbullismo, mi ha fatto capire che la divulgazione di una sola falsità sul conto di una persona, attraverso voce o condivisione via social (video, foto e messaggi), può essere fatale per quella persona perché si sente subito umiliato da tutti per una semplice bugia su di lui e quindi inizia a scomparire piano piano dalla Terra finché non ne può più e a quel punto non c’è più possibilità di aiutare quella persona. Quindi è dovere di tutti, amici e famiglia, aiutare le persone che stanno passando un brutto periodo a causa di altre che credono a tutto quello che gli si dice e per sentirsi superiori ricorrono alla violenza verbale e digitale.

 

Condividere pensieri, non nascondere tutto nel cuore.

 

…oggi ho capito molte cose tra cui cosa è il cyberbullismo, che non avevo capito ancora bene cosa fosse. Sentire le storie di sfortunati ragazzi che hanno dovuto subire tutto ciò. Ho capito, inoltre, l’importanza delle parole che possono ferire e addirittura cambiare la vita a certe persone. La testimonianza della ragazza che è intervenuta, durante l’evento, mi ha fatto molto effetto e mi ha fatto riflettere su quanto sia brutto il cyberbullismo e quello che porta.

 

Sicuramente è stata una grande opportunità e un bellissimo “viaggio” di 1 ora e 45 minuti. È stato molto interessante, molto profondo. Guardando le storie dei ragazzi e ragazze vittime di bullismo o/e cyberbullismo era come vivere nei loro panni, perché si può vedere tutto il peso che hanno passato durante gli anni. È stata una grandissima opportunità. Vorrei partecipare una seconda volta a questo magnifico e bellissimo evento.

 

Mi ha fatto riflettere… la descrizione dei fatti testimoniati nella streaming. Da Alessia, che ha subito insulti e azioni abbastanza pesanti solo perché si è fatta le punte dei capelli rossi, a Camilla, anche lei insultata perché doveva indossare un semplice busto ortopedico. Sono d’accordo anche con quello che ha detto Alessandro Scarpa sul fatto che avendo un certo tipo di pubblico bisogna pensare più volte se pubblicare determinati video e che quindi anche lui deve avere una determinata responsabilità.

 

Questo evento mi ha fatto riflettere, su molte cose che faccio e che mi vengono fatte tutti i giorni, mi ha fatto ricordare di pensare prima di dire o fare qualcosa. Per fortuna non mi sono ritrovato in nessuna delle situazioni descritte durante l’evento. Il libro di #CUORICONNESSI mi è piaciuto molto, per quello che ho letto, la storia di Camilla che è anche stata raccontata nella conferenza, mi ha colpito molto, perché lei è riuscita ad uscirne bene, ma molti altri non ce l’hanno fatta, e ora non sono più qui. Nel libro ho letto inoltre la storia di Aalim, un ragazzo siberiano adottato da una famiglia Italiana con sua sorella, che riesce ad uscire dall’inferno di una madre arrestata e un padre mai visto.

 

…è stato molto educativo.