Sport. Micheal Jordan, un uomo diventato leggenda

Sicuramente noi tutti abbiamo sentito parlare di Micheal Jordan, almeno una volta nella nostra vita, indipendentemente dal fatto che ci piaccia o meno il mondo del basket o dello sport in generale. Ma la vera domanda è: “Come ha fatto un ragazzino cresciuto nella periferia di New York a diventare un vero e proprio mito?”

Micheal nasce a New York il 17 Febbraio 1963, fin dalle medie si distingue dai suoi coetanei per le sorprendenti capacità sportive. La passione per il basket lo accompagna nel corso dell’adolescenza e, durante l’ultimo anno di liceo, gli verrà offerta una borsa di studio per la North Carolina University. Inizia così la carriera da professionista, diventa il più forte del campionato ed, ormai certo di poter entrare nel mondo della NBA, abbandona definitivamente gli studi per riscrivere la storia del basket.

Nel 1983 si aggiudica il terzo posto nelle scelte al draft ed i Chicago Bulls, vedendoci lungo, lo accolgono in famiglia.

È il 26 Ottobre 1984 e la squadra dei Bullets sta andando incontro ad uno scenario terrificante quasi quanto l’omonimo libro di Orwell; con16 punti, 5 su 16 sui tiri, 6 rimbalzi e 7 assist, 4 stoppate e 2 palle intercettate, Michael Jordan esordisce per la prima volta nello stadio di Chicago, regalando ai tifosi una serata magica. Dopo questa sera, il resto è storia. Jordan rappresenta il sogno americano, l’ascesa di un ragazzo venuto dal nulla che resta umile e si impegna in prima linea in ogni partita. Chi ha giocato con lui lo definisce testardo, ma una cosa è certa: la parola “fallire” non ha mai fatto parte del suo vocabolario.

Dagli anni ’90 è diventato un’icona mondiale, non solo per gli appassionati di basket, ma per il mondo intero che da subito gli ha puntato i riflettori.  In quest’ottica, merita sicuramente una menzione la sua più celebre collaborazione che lo ha visto impegnato come volto di punta della Nike, azienda con la quale ha creato addirittura un marchio tutto suo: Air Jordan. Proprio negli ultimi due anni il celebre logo di Jordan è ritornato di moda, ma sono in pochi a conoscere la vera storia di questo immenso uomo.

Ancora oggi infatti è un’ispirazione per i bambini, per i ragazzi o ancora per chiunque tocchi per la prima volta un pallone a spicchi. Ha prestato la sua personalità al celebre film Space Jam e solo l’anno scorso Netflix ha rilasciato un documentario dal titolo “ The last dance” che ha dato l’opportunità di far conoscere nuovi aspetti della sua carriera al mondo.

Qualche giorno fa questa leggenda ha compiuto 58 anni, ma per ogni appassionato di basket resta ancora il più grande giocatore della storia del magico mondo NBA.

Raimondo Di Franco, II QL