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Safer Internet Day 2021: Internet è un luogo sicuro? La parola agli esperti.

AZZOLINA: “BISOGNA CHE SCUOLA E FAMIGLIA COLLABORINO SINERGICAMENTE PER FORMARE GIOVANI CAPACI DI NAVIGARE IN MODO SICURO”

  • di Andrea Catzeddu

Non è stato possibile organizzarlo in presenza come gli altri anni, ma con lo stesso entusiasmo di sempre, martedì 9 febbraio, dal sito ufficiale del Ministero dell’Istruzione, è stato trasmesso online il “Safer Internet Day”, la giornata dedicata alla sensibilizzazione all’uso consapevole della rete.

All’evento hanno partecipato in partenariato diverse realtà della comunicazione e dell’istruzione, tra queste la Polizia di Stato, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, il Ministero per i beni e le attività culturali, le Università Sapienza di Roma e degli studi di Firenze, Save the Children, l’agenzia di stampa Dire, Skuola.net, Telefono Azzurro, E.D.I. Onlus e l’Ente Autonomo Giffoni Experience.

Hanno inoltre deciso di supportare il progetto con attività per scuole e famiglie diverse società ed enti attivi nel campo della comunicazione digitale.

L’evento vero e proprio esordisce con l’intervento del Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina (non era ancora avvenuto il passaggio di consegne con il Ministro Bianchi), che ribadisce quanto sia importante che scuola e famiglia collaborino sinergicamente al fine di formare giovani non solo in grado di navigare in modo sicuro, ma anche capaci di superare gli ostacoli e le insidie che nasconde la realtà digitale, di saper riconoscere e denunciare i fenomeni di violenza psicologica che sono ancora oggi troppo frequenti. “Oggi, alla luce di una pandemia che ha aperto le nostre più semplici abitudini alle nuove tecnologie e ad un uso preponderante di Internet, la rete si è mostrata nella sua più straordinaria potenza nel metterci in connessione a distanza, ma spesso ha nascosto insidie e pericoli. Noi adulti non possiamo certamente ignorare tali fenomeni, che spesso sfociano in violenze verbali o psicologiche che hanno nella rete terreno fertile e nei giovani i principali bersagli”, ribadisce il Ministro.

Attraverso il progetto “Generazioni Connesse”, la direzione generale per lo studente e l’inclusione ed orientamento scolastico del Ministero dell’Istruzione, tutela lo studente attraverso diverse campagne di sensibilizzazione e progetti sull’uso corretto della rete, dove vengono evidenziate le potenzialità del web ma anche i rischi in cui è possibile  incorrere durante la navigazione.

“Anche attraverso il progetto “Youth Panel”, solleviamo l’attenzione su quelli che sono i temi di maggior rilevanza e attualità, poiché è un linguaggio che cambia freneticamente, molto più di quanto un adulto possa percepire”, afferma Antimo Ponticiello, Direttore Generale della direzione generale per lo studente e l’inclusione ed orientamento scolastico.

Le scuole, inoltre, attraverso la piattaforma del Ministero, hanno la possibilità di percorrere un progetto di autovalutazione per verificare quanto gli studenti sono preparati su tali tematiche.

Il Safer Internet Day prosegue con l’intervento della cantautrice Federica Carta, che ha contribuito notevolmente alla sensibilizzazione dei giovani ai corretti comportamenti sulla rete anche attraverso la musica. Federica ha infatti inciso, insieme a Chadia Rodriguez, il brano “Bella così”, dove tratta temi delicati quali la violenza digitale, il cyber bullismo e il body shaming.

Vivendo in prima persona atti di cyber bullismo ed essendo a contatto con un pubblico molto giovane, mi sentivo in dovere di dare un messaggio di positività e di sensibilizzare su temi importanti come quelli trattati oggi al Safer Internet Day”, afferma la cantautrice.

L’evento prosegue con l’esposizione di alcuni dati statistici: lo scorso anno circa una persona su tre rimaneva connessa per più di cinque ore al giorno. Solamente un anno dopo, ben otto persone su dieci sono connessi per più di cinque ore. E’ proprio per questo che la sensibilizzazione dev’essere sempre maggiore. Il digitale è entrato a far parte della nostra vita in modo radicale. “Non esiste un tempo massimo in cui possiamo restare connessi, ma è comunque bene bilanciare l’uso del web per non trascurare le persone che ci amano e che ci stanno intorno”, afferma nuovamente Federica Carta.

La rete amplifica per tutti la possibilità di relazionarsi, soprattutto per le persone più timide”, esordisce Daniele De Martino, primo dirigente della Polizia Postale. “Il tempo che si trascorre su tali strumenti, però, può portare ad una vera e propria dipendenza, che può comportare una distorsione della privacy e dell’effettiva realtà: spesso la rete tende a distorcere il reale contenuto delle informazioni e delle comunicazioni”, continua De Martino.

“Quali potrebbero essere delle proposte per regolamentare l’uso dei social e per sensibilizzare ancora di più i giovani ad un uso consapevole di Internet?”, chiede Ludovica Berna dello Youth Panel a Sandra Cioffi, vicepresidente del Telefono Azzurro e presidente del Consiglio Nazionale Utenti. “Solo il fatto di essere qui oggi è la dimostrazione che esiste una grande voglia di sensibilizzare i nostri giovani ad un uso consapevole della rete. La positività della rete la vediamo anche nel fatto che avete potuto studiare e mantenervi in contatto con i vostri amici in un momento così difficile come quello della pandemia. La negatività la vediamo nell’aumento di reati consumati via internet. La sovraesposizione si verifica non quando si usa in modo cospicuo Internet, bensì quando l’uso intensivo della rete si fa in modo sbagliato, per cui ci sono stati fenomeni di over-sharing oppure di rifiuto di disconnessione. Il Telefono Azzurro è oggi ancora più vicino ai ragazzi e dai dati da esso forniti  riusciamo a capire se l’andamento è negativo o positivo”, risponde la vicepresidente.

La rete pertanto è uno strumento preziosissimo che ci viene fornito, sta a noi saperne fare buon uso e a non “cadere” nelle numerosissime insidie che nasconde.

Lo scopo del Safer Internet Day è proprio questo: non invitare a limitare o addirittura a non usare la rete, ma a conoscerne le insidie e insegnare ai giovani come reagire di fronte ai numerosi casi di abusi e violenze, che oggi come non mai, sono sempre più presenti online che nella realtà che ci circonda.