Festività di Sant’Agata durante la pandemia

Una celebrazione delle festività Agatine insolita, senza processioni, candelore, fuochi d’artificio, il fiume bianco dei devoti col loro cordone, le tradizionali bancarelle cariche di dolciumi e l’offerta della cera e dei fiori alla Santa. A causa della pandemia e delle restrizioni imposte dalle autorità competenti, la festa tanto attesa dai catanesi, non si è potuta svolgere secondo la tradizione. Tutte le celebrazioni si sono svolte a porte chiuse, in assenza dei fedeli. In Cattedrale per la messa dell’aurora di giorno 4 sono state ammesse pochissime persone, tra cui il sindaco Pogliese, il quale afferma di aver provato una forte commozione durante la celebrazione. L’arcivescovo di Catania, Salvatore Gristina ha chiesto, ai fedeli e devoti, di recitare preghiere e accendere candele rimanendo a casa, tuttavia è stato possibile seguire i momenti salienti della festa in diretta streaming sui canali social dell’Arcidiocesi di Catania. Nella tradizione antica della festa, il Busto della Santa, la mattina del 4 febbraio, veniva consegnato ai cittadini per la processione del “giro esterno”, ma quest’anno solo piccoli gruppi di devoti, con indosso il tradizionale ‘sacco bianco’ si sono avvicinati alla Cattedrale e nelle zone vicino a piazza Duomo. Nel giorno successivo, la tradizione prevedeva di far fare alla Santa il completo “giro interno”, trainata dai devoti e accompagnata dai fedeli. Quest’anno la pandemia ha bloccato tutto ciò, ma, le restrizioni e la necessità di evitare assembramenti hanno avuto l’effetto di permettere di ritrovare il significato più autentico e sobrio della festa, tramite preghiere e devozione “silenziosa”.

Lorenzo Carollo, III B