Self-love: così si combatte il body shaming

Il corpo può avere grande rilevanza nel delineare l’immagine di sé e quella che diamo agli altri, tuttavia oggi questa è influenzata da canoni culturali che definiscono la bellezza e che portano, quindi, ad una discriminazione nei confronti di chi appare ‘’diverso’’, che ai giorni nostri viene riconosciuto come un vero e proprio fenomeno sociale: il body shaming.
Il body shaming rappresenta una forma di bullismo vera e propria, in cui l’individuo viene giudicato per la propria forma fisica, in particolare attraverso le piattaforme social e il web. Ideali irraggiungibili di perfezione, giovinezza e salute sono l’unico modello che vediamo, e che ci fanno sentire inadeguati. Questo peso grava su chiunque, soprattutto sul genere femminile; colpisce indistintamente le donne curvy e le taglie trentasei: su ciascuna di loro può esser trovato un difetto.
Per evitarlo dobbiamo aver chiaro che qualsiasi critica superficiale sul corpo di un’altra persona può essere dannosa. Ogni corpo, infatti, ha diverse forme e funzioni che si vanno via via a modificare nel corso della vita. I cambiamenti fisici e l’invecchiamento possono avere conseguenze emotive, sociali e relazionali.

Per contrastare e combattere il peso del giudizio, l’unica arma da adoperare è la fiducia in noi stessi e, soprattutto, l’accettazione di sè. Quando lo ascoltiamo e accogliamo, il corpo diventa nostro alleato. L’accettazione non è un obiettivo che si raggiunge, ma un percorso costante: per stare bene con sé stessi è fondamentale prendersi cura del proprio corpo da tutti i punti di vista; valorizzare i nostri punti deboli come segno di distinzione piuttosto che emarginazione, e lavorare su di essi, può essere un primo passo per raggiungere il self-love.
Imparare a conoscersi, essere gentili nei confronti del proprio corpo e ascoltare ciò che ci comunica, parlare di esso nel modo giusto, prima a se stessi e solo dopo agli altri: amarci ci rende liberi.
Rachele Noemi Catania IVF