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La Casa De Papel 4: “perfetto connubio tra amore e azione”

Chiunque di noi sia appassionato di serie tv, ha sicuramente sentito parlare de “La casa di carta”. Registrata in Spagna per una piccola televisione locale, dopo poco, la serie diventa un vero e proprio successo internazionale, con milioni di incassi e prima indiscussa tra le più viste su Netflix. L’attesissima quarta stagione de “La Casa de Papel”, uscita il 3 aprile su Netflix, inizia con una situazione di caos totale dovuto agli avvenimenti finali della stagione pregressa; la delusione del professore convito che Lisbona sia stata giustiziata, Rio e Tokyo cercano di smorzare i continui assalti alla banca, Nairobi colpita a tradimento per volere dell’ispettrice Alicia Sierra e il problema principale; il gruppo sembra disgregarsi risultando disponibile a trattative. La quarta stagione è focalizzata sul sentimento e su nuove storie pronte a sbocciare presentandosi come un giusto equilibrio tra amore e azione. Percepiamo anche una prima forte concentrazione su diversi noiosi flashback che evidenziano la felice atmosfera tra la banda prima del colpo, lo scopo è quello di rendere ancora più evidente la divisione del gruppo. Evitare rapporti personali, prima regola del professore, non viene inevitabilmente rispettata nemmeno da quest’ultimo che si lascia condizionare dai sentimenti per Lisbona. Il gruppo dopo il Black Out del professore si ritrova fatalmente vulnerabile. 

I produttori della celeberrima serie firmata Netflix decidono di spostare parzialmente l’attenzione sull’aspetto sentimentale dei personaggi, rendendoli sempre più familiari, riuscendo a coprire l’aspetto surreale di alcune vicende che tendono a mettere in dubbio la serietà della serie.

La peculiarità della quarta stagione sta nella situazione, già di pieno lockdown, che vivono gli spettatori che li porta ad apprezzare, oltre le gelosie e i tradimenti, i dialoghi e le parole. Non sarà mica necessario Berlino a ricordarci che “la cosa che conta di più è la vita”, ma se aggiunge al concetto che “la morte può essere la migliore opportunità della vita” è lì che nasce la curiosità.

Altro parallelismo con l’assurda situazione causata dal covid-19 è la prigionia nella banca dei personaggi, volontaria o meno, ci ricorda la situazione che siamo stati costretti a vivere ad aprile.

Beatrice Fichera 2Ql  Ruiz