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Tangentopoli: inizio, fine o continuazione della corruzione?

L’Italia ha visto svilupparsi e diffondersi esponenzialmente il fenomeno della corruzione, sia in piccola che in larga scala, nel corso della nostra storia politica e sociale, raggiungendo il singolo e la collettività. La sua massima espressione e notorietà è giunta agli inizi degli anni Novanta, in cui presero piede una serie di attività corrotte e fraudolente, legate alla politica e all’imprenditoria italiana, smascherate da delle indagini giudiziarie che presero il nome giornalistico di ‘Mani pulite’ o il nome più conosciuto di Tangentopoli. Questo fenomeno, sviluppatosi a Milano ma successivamente radicalizzato in molte altre città, riguardava crimini quali la corruzione, la concussione, ricettazione e associazione a delinquere. È la circostanza legata al caso di Mario Chiesa, colto mentre intascava una tangente da Magni il 17 febbraio del 1992, imprenditore monzese, ad aver innescato, in seguito alla sua successiva collaborazione con i giudici, una serie di arresti di uomini di tutti i partiti politici.

Questo avvenimento rese evidente evidente l’esistenza del sistema corrotto nazionale, negata inizialmente da Craxi, allora segretario del PSI, divenuto, dopo essere stato costretto a dimettersi nel 1992 insieme ad altri 7 ministre del governo, uno dei principali personaggi coinvolti nello scandalo ed inseguito latitante. Attraverso manipolazioni, minacce tra corrotti e corruttori e violenza nacque, coinvolgendo grandi imprese ed esponenti politici, un complesso sistema di scambi e norme illecite nella gestione della res publica e degli appalti, attività in cui spesso i politici corrotti affidavano al partito di riferimento la riscossione, in attività parallele a quelle lecite, delle tangenti più imponenti. Ciò rese agli occhi dell’opinione pubblica il caso ancora più eclatante, consapevole di avere al governo un sistema non professionale e mosso dal denaro.

Nonostante le verità sconvolgenti emersero e furono protagoniste in questi anni, il sistema politico e imprenditoriale corrotto si era diffuso in maniera silenziosa e invisibile già da molti anni e di certo non terminò con l’inchiesta di Tangentopoli, che vide indagati quasi 5000 individui, tra cui parlamentari, politici e imprenditori, e con la nascita della Seconda Repubblica. Ciò che ne seguì fu una maggior consapevolezza, ma il risultato non mutò. Tutt’oggi il sistema di corruzione è ampissimo e molto spesso vengono rese note circostanze già presentate in passato, con l’unico e noto scopo di lucrare sulla res publica. Il concetto non è mutato, ma le dinamiche si sono evolute in concomitanza con il panorama politico e imprenditoriale, popolato da soggetti corrotti e di integrità morale scalfita dall’arroganza, dall’avidità e dalla superficialità cresciute all’interno di una società governata ancora di più dal denaro e avente al potere raccomandati e ricchi.

 

Di Lydia Ceglia, classe 2 I

 

 

 

Fonte immagine: https://theconversation.com/looking-back-at-1992-italys-horrible-year-66739