Che cosa significa Natale?

Non sono poche le persone che considerano il Natale la festa più bella dell’anno. Le sensazioni di calore e affetto che ci provocano le luci, l’albero, il presepe e tutti gli altri addobbi caratterizzanti di questa festività, non sono trasmesse da tutti gli altri giorni che viviamo. Quest’anno, avendo passato tutti quanti momenti di forte stress a causa della pandemia, il Natale è l’unica cosa che possa riportare serenità nelle nostre frenetiche vite. Anche se siamo stati privati della possibilità di trascorrere questa festa in compagnia di troppe persone, il Natale riesce comunque a farci sentire pieni dentro, colmi di un calore che difficilmente i nostri pensieri negativi possono sottrarci. “Il Natale muove una bacchetta magica sul mondo, e per questo tutto è più dolce e più bello”(Norman Vincent Peale). È questo il potere dello “spirito natalizio”: cancellare tutti i problemi. Ciò è collegato alla psicologia: in termini psicologici infatti il Natale è simbolo di rinascita e rinnovamento.

Durante questo periodo dell’anno la nostra psiche si rigenera determinando un’evoluzione e un’energia interiori che producono dentro di noi speranza, fiducia e quindi quel calore nominato prima. Ma questo è legato a sua volta a miti e riti antichissimi: il termine Natale significa “nascita” e coincideva, in epoca romana, con una festività chiamata “Dies Natalis Solis Invicti” (Giorno di nascita del sole invitto). Questa celebrazione indicava il momento dell’anno in cui le giornate iniziavano ad allungarsi dopo il solstizio d’inverno. Rappresentava quindi la rinascita del Sole, e perciò la ripresa delle terre che durante la primavera sarebbero tornate a nuova vita. In questo senso, il ritorno della luce simboleggia Cristo. Infatti in Oriente, già in epoche preromane, la rinascita del sole era rappresentata nei miti con la nascita di un bambino divino da parte di una vergine (fonte:www.crescita-personale.it). È importante conoscere e ricordare il significato di questa festa che negli ultimi anni, nonostante i suoi numerosi aspetti positivi, è diventata schiava sempre di più del consumismo e ha assunto un significato differente da quello originale: in primo piano troviamo lo scambio dei regali, diventati ormai più un dovere che un piacere. Il consumismo possiamo definirlo come un atteggiamento spinto dal bisogno costante di soddisfare alcune nostre esigenze, che sono in realtà di poca rilevanza e non essenziali nella nostra vita. Durante questo periodo dell’anno sono evidenti le corse agli acquisti di regali che, seppur aiutino l’economia, distruggono lo spirito natalizio.

Il Natale è fatto per passare del tempo con la propria famiglia che spesso durante l’anno, presi dai mille impegni, dallo sport e dal lavoro, non abbiamo tante occasioni di vedere. I regali di cui ci preoccupiamo tanto, dovrebbero essere solo uno strumento in più per garantire un avvicinamento emotivo a tutte quelle persone a cui teniamo, e non un altro strumento di stress o un obbligo da aggiungere ai numerosi che riempiono le nostre lunghe giornate. Possiamo vedere quindi come anche la più bella delle festività abbia degli aspetti negativi, che però è possibile abbattere concentrando, ognuno di noi, la propria attenzione sugli aspetti meno materialisti e più sentimentali di questo giorno festivo, ritrovando in questo modo il vero significato del Natale. “Non importa cosa trovi sotto l’albero, ma chi trovi intorno” (Stephen Littleword).

Con la continua distanza che la pandemia ci impone di mantenere, forse dovremmo veramente fare più attenzione a chi abbiamo intorno, perché diventa ormai sempre più difficile vedere le persone a cui teniamo. Questo Natale non sarà come tutti gli altri, molti lo dovranno passare soli e gli altri lo passeranno con la sola famiglia senza nonni, cugini o zii in casa. È un prezzo che siamo tutti tenuti a pagare per sperare di poter tornare, un giorno, alla normalità. Molte persone passeranno il Natale senza nessuno non solo per le regole imposte dal governo, ma anche perché questo virus ha portato via molte vite e proprio per questo motivo sarebbe un bene apprezzare, quest’anno ancora di più, la presenza di qualcuno e sarebbe un bene quindi fare un regalo per il puro piacere di farlo, evitando di percepire questo come un peso.

Sofia Cianfrocca