Robert Capa, il più grande fotografo di guerra

Ernest Andrei Friedman, conosciuto con il soprannome di Robert Capa e con quello di Bandi, nasce a Budapest, in Ungheria il 22 ottobre del 1913 e muore a Thai Binh in Vietnam il 25 maggio del 1954, è il più famoso fotografo di guerra del Ventesimo secolo.
Robert Capa era di famiglia ebraica, a diciotto anni abbandona il suo paese trasferendosi a Berlino. L’ascesa al potere di Adolf Hitler nel 1933, lo obbliga ad abbandonare la Germania, e a dirigersi a Parigi, dove conosce il fotografo David Seymour che gli procura un lavoro come fotoreporter nella rivista “Regards” per seguire le mobilitazioni del Fronte Popolare.
A Parigi, conosce Gerda Taro, una ragazza ebrea-polacca anche lei fotografa, che diventerà la sua fidanzata.

Quando esplode la Guerra Civile Spagnola nel luglio del 1936, Capa si trasferisce in Spagna proprio con lei, per seguire i principali avvenimenti del conflitto.
Robert Capa è sempre in prima linea, scattando numerose foto; è famosa in tutto il mondo la sua fotografia “Muerte de un Miliciano” (morte di un miliziano) scattata nel Cerro Muriano, nel fronte di Cordova, il 5 settembre del 1936. È l’immagine simbolo di questa guerra, riprodotta nella maggior parte dei libri sulla Guerra Civile Spagnola, è una fotografia della morte in diretta di un miliziano, identificato come Federico Borrell García, un combattente anarchico di ventiquattro anni.

Dopo la Guerra Civile Spagnola in cui perse la vita Gerda Taro, travolta da un carro armato, Capa segue la Seconda Guerra Mondiale, dove sarà presente nei principali scenari bellici d’Europa.
Nell’estate del 1943 si trova in Sicilia, per documentare lo sbarco e seguire l’avanzata alleata nell’isola.

Dello sbarco alleato in Normandia, del 6 giugno del 1944, il famoso “D-Day”, sono famose le sue foto scattate insieme ai soldati che sbarcavano sulla spiaggia chiamata in codice Omaha. Capa scattò quattro rullini, ma delle 106 foto solo 11 scatti si sono salvati. Queste rappresentano le uniche immagini che testimoniano il “D-Day” e che hanno ispirato il regista Steven Spielberg nel suo film del 1998 “Salvate il Soldato Ryan”.


Nel 1947, Capa crea insieme ad altri fotografi, l’agenzia “Magnum Photos”, dove realizza un grande lavoro fotografico, non solo in scenari di guerra ma anche nel mondo artistico, lavorando con Pablo Picasso, Ernest Hemingway e Ingrid Bergman. Robert Capa muore in Vietnam durante la Prima Guerra in Indocina. La mattina presto del 25 maggio del 1954, mentre accompagnava una spedizione dell’esercito francese, calpestò inavvertitamente una mina e morì.

Beatrice Litteri, IV F