Il 2020 è stato un anno inaspettato

Il 2020 è stato un anno inaspettato, turbolento, dove per mesi abbiamo dovuto vivere chiusi in casa, potevamo uscire solamente per fare la spesa.

È stato veramente brutto passare 24 h in casa per mesi senza poter incontrare gli affetti più cari. L’unico modo per sentirli e vederli era tramite le videochiamate, metodo che la maggior parte delle persone non aveva mai provato.

Molta gente ha sofferto di depressione, perché si è ritrovata chiusa in casa e magari anche da sola. Per me è stato più brutto l’inizio perché sono passato dall’andare a scuola e al vedermi con i miei amici e con i miei familiari, al dover stare chiuso tra 4 mura, le uniche persone che vedevo “dal vivo” erano i miei genitori.

Ad un certo punto perfino la scuola ha cominciato a mancarmi, cosa che non avrei mai pensato in una “situazione normale”.

Il virus ha rivoluzionato tutto, dal modo di vivere, al lavoro, alla scuola. Dopo la prima ondata, ognuno ha capito che con la salute non si scherza perché è la cosa più importante che abbiamo, anche perché senza di lei non esisteremmo.