Sono morte tante persone

(…) Sono morte tante persone, non c’era più posto nei cimiteri, nei forni per cremare le persone; i cadaveri venivano spostati da regione a regione, per essere cremati o sepolti. La regione più colpita d’Italia fu la Lombardia: ho un ricordo impresso nella mente riguardo a ciò. I cadaveri, provenienti da Bergamo, vennero spostati con furgoni militari in altre regioni, e molti di essi arrivarono anche a Spinea, in provincia di Venezia. La situazione è stata tragica.

Ho imparato molto da questa situazione: proteggere i più deboli. Rinunciare alla propria quotidianità per il bene comune. Spero che questa esperienza non ricapiti, l’ho percepita come una “guerra”. È stata una guerra contro cui tutti insieme abbiamo dovuto combattere. Sono stata sconvolta e allo stesso tempo sorpresa da come la quotidianità possa essere sconvolta e strappata a ognuno di noi.