Medicina, benefici della cannabis

Degli studi recenti hanno dimostrato che possediamo un sistema endocannabinoide all’interno delle cellule neurali progenitrici, di conseguenza la cannabis potrebbe stimolare la neurogenesi. Il THC legandosi ai recettori CB1 del cervello attiva un processo che interrompe le infiammazioni neurologiche bloccando anche il rilascio di sostanze infiammatorie, grazie a questo possiamo affrontare più efficacemente le malattie neurodegenerative.
I cannabinoidi inoltre fungono come molecole ringiovanenti stimolando alcune aree che hanno il compito di regolare l’attività neurale. Il sistema endocannabinoide mantiene l’equilibrio all’interno del nostro organismo infatti quando quest’ultimo si accorge che l’attività neurale è in accelerazione cerca di rallentarla.
La cannabis, inoltre, ha la capacità di aiutare persone che hanno subito traumi cranici infatti essa tratta a livello nervoso i disturbi neurologici portati dai traumi cranici.
I cannabinoidi oltre a ridurre le infiammazioni e i dolori portati dai vari traumi ha la capacità di ridurre ictus e mancanza di ossigeno Il CBD funge come agente neuroprotettivo, ma la cannabis può essere assunta attraverso la dieta facendo attivare comunque i principi attivi dei cannabinoidi, quindi chi fa sport e assume i cannabinoidi attraverso la dieta ha meno possibilità di subire traumi.

Simone Borzì, V DSA