Integrazione

Le generazioni sono cambiate, ma certi problemi sono esistiti sempre, anche se oggi si presentano con caratteristiche nuove. Mi riferisco la nascita dei gruppi nell’ambiente scolastico. Vi sono dei gruppi che si formano fra persone che hanno una cosa in comune, che siano i gusti in fatti di vestiti o più spesso la passione per i videogiochi. Vi sono, però, gruppi in cui, per essere accettato, bisogna essere come quelli che lo compongono: ti devi vestire come loro, ti devi comportare come loro, devi addirittura avere lo stesso taglio di capelli o la stessa marca di vestiti.

Alcuni, pur di entrarci e cercare di farne parte, rinunciano alle proprie passioni e al proprio io, solo per stare in compagnia.

Coloro che invece si rifiutano, si ritrovano da soli e derisi perché considerati inferiori dagli altri e talvolta persino da loro stessi.

Continuo spesso a sentire gli adulti che giudicano le nuove generazioni definendole pigre e false, e come sempre la nostra risposta è che loro sono vecchi e non capiscono niente. Ma la verità è che noi, non solo siamo nati pretendendo che ogni cosa ci venga data, ma stiamo creando dei comportamenti perversi, giudichiamo e deridiamo le persone attraverso messaggi, foto e video, portandole verso il suicidio. Ci sono anche coloro che invece vanno a rintracciare quelle persone per vendicarsi e molte volte anche uccidendole, e ci vanno di mezzo anche persone che non c’entrano niente come mogli e figli.

A causa della nostra ignoranza e stupidità, stiamo accentuando di più la discriminazione fra di noi. La discriminazione comporta conflitti, ma anche il rifiuto dei più deboli o di chi soffre di deformazioni che vengono definiti mostri, ma in realtà i veri mostri sono coloro che giudicano stando davanti allo schermo di un computer.

Fa male vedere ogni giorno video di persone che soffrono o che purtroppo sono morte a causa di questa gente. Piango al solo pensare che la mia generazione è composta da gente crudele e ignorante.

Certe volte penso a come posso cambiare il modo di pensare di questa gente, e mi rattristo pensando che l’unico modo per abbatterli è ripagarli con la loro stessa moneta.

Tommaso De Nardo III G